Ambasciatori
Due simboli d’eccezione, per un appuntamento che si annuncia indimenticabile e storico. Francesco Totti e Gianluca Vialli sono stati scelti dalla Federcalcio come ambasciatori per il Campionato Europeo di calcio, rispettivamente per Roma Euro 2020 e per il Programma Volontari della Capitale. Due campioni che hanno lasciato un segno, anche con la nazionale azzurra.Francesco Totti
Trent’anni nella Roma. Prima nel settore giovanile, poi in prima squadra, infine da dirigente. Diciannove stagioni da capitano. Francesco Totti è uno dei simboli della capitale e ha legato tutta la sua carriera da sportivo all’AS Roma. Un “One Man Club”, una rarità nel calcio moderno. Logico e naturale che la Federcalcio abbia pensato a lui come ambasciatore per UEFA Euro 2020 per le gare che si terranno in Italia, allo Stadio Olimpico (tre della fase a gironi e una dei quarti di finale).
Poche volte una squadra si è identificata con un calciatore come è avvenuto alla Roma con Totti: una leggenda, una bandiera. Nato a Roma – nel quartiere di Porta Metronia - il 27 settembre 1976, primi passi con la Fortitudo e la Smit Trastevere prima di accasarsi alla Lodigiani, con 250 reti in Serie A è il giocatore che nella storia del campionato italiano ha segnato più gol con la stessa squadra ed è al secondo posto nella classifica dei marcatori della Serie A di tutti i tempi. In totale con la Roma ha segnato 307 reti, record di sempre in Italia per una squadra di club. Con Paolo Maldini è il solo calciatore ad aver preso parte a 25 campionati e l’unico ad essere andato in gol per 23 stagioni; in UEFA Champions League detiene il record come marcatore più anziano nella storia della competizione, con 38 anni e 59 giorni.
Con la Roma ha conquistato lo Scudetto nel 2001, con Fabio Capello come allenatore, due Supercoppe italiane (2001, 2007) e due Coppe Italia (2006-2007, 2007-2008). Tra i successi più prestigiosi c’è comunque il Mondiale vinto con la nazionale azzurra nel 2006 in Germania, dopo un prodigioso recupero da un grave infortunio subito pochi mesi prima in campionato contro l’Empoli. Nella fantastica cavalcata della squadra guidata da Marcello Lippi, firma il decisivo gol su rigore con l’Australia negli ottavi e “sforna” quattro assist. Nel 2000, all’Europeo in Belgio e Olanda, si è invece fermato in finale contro la Francia, campione grazie al golden gol di Trezeguet: ma quello passerà alla storia come il torneo del “cucchiaio”, il rigore a “scavetto” calciato da Totti nella vittoriosa semifinale contro l’Olanda. Con la maglia azzurra si è aggiudicato anche l’Europeo Under 21 nel 1996 e i Giochi del Mediterraneo l’anno successivo.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui la Scarpa d'oro come miglior marcatore europeo, il Golden Foot, l’UEFA President's Award e, primo tra i calciatori italiani, il premio alla carriera ai Laureus World Sports Awards.
Indimenticabile la partita d’addio contro il Genoa il 28 maggio 2017, la sua ultima con la maglia della Roma, la sua presenza numero 619 in Serie A: la tifoseria giallorossa ha reso omaggio a Totti con un’emozionante festa celebratasi allo stadio Olimpico al termine della gara.
Gianluca Vialli
Da ambasciatore del calcio italiano in Inghilterra ad ambasciatore del Programma Volontari di Roma per UEFA EURO 2020: è il percorso di Gianluca Vialli, tra i migliori attaccanti che la scuola calcistica italiana abbia mai espresso. Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Vialli cresce nelle giovanili del Pizzighettone per poi passare alla Primavera della Cremonese, con cui esordisce prima in Serie C1 e poi in Serie B. Nell’estate 1984 lo acquista la Sampdoria del compianto presidente Mantovani ed è in blucerchiato che Vialli conquista la grande ribalta, sia nazionale sia internazionale. A Genova, grazie soprattutto alla partnership in attacco con l’attuale Ct della nazionale azzurra Roberto Mancini, l’attaccante vince praticamente tutto: i due saranno “ribattezzati” i gemelli del gol. Arrivano lo Scudetto nel 1991, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, la vecchia Coppa delle Coppe, mentre nel 1992 perde a Wembley (ai supplementari) la finale di Champions League contro il Barcellona.
Nell’estate del 1992 Vialli approda alla Juventus, che per strapparlo alla Samp investe per l’attaccante la cifra più alta mai spesa all’epoca per un calciatore. Prima con Giovanni Trapattoni e poi con Marcello Lippi in panchina, Vialli a Torino fa incetta di trofei: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa UEFA e soprattutto una Champions League, a Roma (ai rigori) contro la corazzata Ajax.
Nella stagione 1996-97 l’attaccante è uno dei primi italiani ad approdare in Premier League, al Chelsea, imitato poi da Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola. All’esordio a Londra, con Ruud Gullit in panchina, l’attaccante conquista subito la FA Cup, riportando allo Stamford Bridge un titolo importante, che mancava da oltre un quarto di secolo. L’anno successivo, a febbraio 1998, il presidente Ken Bates decide di affidargli il ruolo di player-manager al posto del dimissionario Gullit e Vialli rivela anche ottime doti da allenatore. Arrivano altri due trofei - la Coppa di Lega e la Coppa delle Coppe - prima del trionfo in Supercoppa UEFA contro il Real Madrid e di un altro successo in Coppa d’Inghilterra. Nel 2000 viene esonerato dopo cinque giornate, dopo aver vinto il Charity Shield contro il Manchester United. Seguirà un’esperienza meno fortunata alla guida del Watford.
Tra il 1985 e il 1992 Vialli ha collezionato 59 presenze e 16 reti nella nazionale italiana, partecipando a due Mondiali (Messico 1986 e Italia 1990) e a un Europeo (Germania Ovest 1988); al suo attivo vanta anche 21 gare e 11 gol con la nazionale Under 21, con cui ha giocato due Europei di categoria (1984 e 1986). Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Tutti gli ambasciatori di UEFA EURO 2020
Per il torneo la UEFA ha indicato una serie di altri ambasciatori, tutti ex grandi campioni: diciassette di loro hanno giocato nella Serie A italiana e due sono ex nazionali azzurri, Alessandro Del Piero e Gianluca Zambrotta.
Gli ambasciatori di UEFA EURO 2020:
Andrey Arshavin (Russia), Angelos Charisteas (Grecia), Deco (Portogallo), Alessandro Del Piero (Italia), Marcel Desailly (Francia), Youri Djorkaeff (Francia), Ruud Gullit (Olanda), Thierry Henry (Francia), Christian Karembeu (Francia), Jürgen Klinsmann (Germania), Patrick Kluivert (Olanda), Henrik Larsson (Svezia), Brian Laudrup (Danimarca), Luís Figo (Portogallo), Maniche (Portogallo), Lothar Matthäus (Germania), Steve McManaman (Inghilterra), Gaizka Mendieta (Spagna), Antonios Nikopolidis (Grecia), Nuno Gomes (Portogallo), Michael Owen (Inghilterra), Robert Pirès (Francia), Karel Poborský (Repubblica Ceca), Carles Puyol (Spagna), Ricardo Carvalho (Portogallo), Peter Schmeichel (Danimarca), Clarence Seedorf (Olanda), Alan Shearer (Inghilterra), Vladimír Šmicer (Repubblica Ceca), David Trezeguet (Francia), Vítor Baía (Portogallo), Xabi Alonso (Spagna), Xavi Hernández (Spagna), Gianluca Zambrotta (Italia)