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26 luglio 2020
lunedì 18 maggio 2020
Andrea Pirlo nasce il 19 maggio 1979 a Flero, un comune della provincia di Brescia.
Considerato sin da giovane uno dei migliori prodotti del calcio italiano, ad appena 16 anni esordisce in Serie A, nel ruolo di trequartista, con la maglia del Brescia, quindi, dopo quattro stagioni passa all’Inter.
Il club neroazzurro lo cede in prestito a Reggina e Brescia, prima di venderlo poi al Milan a titolo definitivo nell’estate del 2001. L’allora allenatore dei rossoneri, Carlo Ancelotti, lo impiega in un nuovo ruolo: quello di regista di centrocampo davanti alla difesa, che lo caratterizzerà negli anni a venire. Con la maglia del Milan, Pirlo vince praticamente tutto: due Champions League, una Coppa del Mondo per club, due Supercoppe Europee, due Campionati italiani, una Coppa Italia e due Supercoppe italiana.
Nel maggio del 2011 dopo dieci anni alla corte del Diavolo, viene ceduto alla Juventus di cui diventa subito uno dei punti di forza: il suo già ricco palmarès, si arricchisce così di altre tre Scudetti e due Supercoppe Italiane, sotto la gestione Conte e di un altro tricolore 2014-15 (il quarto consecutivo dei bianconeri) ed una Coppa Italia con la guida tecnica di Massimiliano Allegri. Nell'estate 2015 attraversa l'Atlantico per approdare in MLS vestendo i colori di New York F.C, compagine nella quale milita fino al ritiro dalla scena agonistica avvenuto nel novembre 2017.
Campione d'Europa nel 2000 con l'Under 21 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene del 2004, Andrea Pirlo disputa la sua prima partita in Nazionale il 7 settembre del 2002, giorno del confronto tra l'Italia di Trapattoni e l’Azerbaijan.
Nonostante abbia preso parte agli Europei del 2004, il centrocampista di Flero passa alla storia del calcio italiano con la vittoria della Coppa del Mondo nel 2006, conquistata da assoluto protagonista. Durante l’avventura tedesca, Pirlo si guadagna per tre volte il titolo di “FIFA man of the match”: inizialmente nella gara contro il Ghana, dove firma il primo gol e l’assist per il due a zero; poi, nella semifinale contro i padroni di casa, dove è autore del passaggio decisivo per il gol di Grosso; infine, nella finalissima contro la Francia, in cui serve sulla testa di Marco Materazzi la palla del pareggio e dove realizza uno dei rigori decisivi al conseguimento del titolo. Le sue prestazioni gli valgono il terzo posto nella graduatoria FIFA per i migliori giocatori del Mondiale, dopo Zinedine Zidane e il connazionale Fabio Cannavaro. Nel 2006, inoltre, Andrea Pirlo viene inserito anche dalla FIFPRo (Federazione internazionale dei calciatori professionisti) nella squadra FIFA ideale dell’anno.
Dopo la sfortunata avventura Mondiale del 2010, durante la quale a causa di in infortunio al polpacchio disputa soltanto i minuti finali dell'ultima partita del girone, il 3 settembre del 2010, in occasione della gara contro l’Estonia valida per le qualificazione ad Euro 2012, Pirlo indossa per la prima volta la fascia da capitano della Nazionale. Nella rassegna europea di Polonia e Ucraina, trascina la squadra azzurra alla finale contro la Spagna, risultando uno dei migliori calciatori del torneo.
Presente anche nella Confederations Cup 2013, dove raggiunge le 100 presenze con la maglia dell'Italia, nell'estate del 2014 prende parte al terzo Mondiale della sua carriera, un Mondiale che purtroppo per gli azzurri di Prandelli si conclude al termine della fase a gironi. Dopo la nomina a nuovo ct di Antonio Conte, il 10 ottobre del 2014 torna ad indossare i colori azzurri nel match di qualificazione ad Euro 2016 contro l'Azerbaijan, nella quale Pirlo taglia il traguardo delle 113 partite in Nazionale, diventando così il quarto giocatore più presente di sempre nella storia dell'Italia.
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