Intervista a Gabriele Gori (Vivo Azzurro)
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giovedì 5 settembre 2013
Battere la Bulgaria e ipotecare la qualificazione al Mondiale. In una settimana in cui si è parlato soprattutto del suo futuro, Cesare Prandelli ricorda a tutti l’importanza del match di domani e quali sono le priorità della nostra Nazionale: “Penso solo alla Bulgaria – sottolinea nella conferenza stampa della vigilia - domani è una partita fondamentale, i punti sono importanti. Abbiamo preparato la gara al meglio, abbiamo studiato la squadra avversaria e pensiamo di essere pronti. Sono sereno, ma le partite di calcio sono sempre strane e vorremmo chiudere la pratica".
Il Ct potrebbe puntare su un modulo con Candreva e Giaccherini a ridosso dell’unica punta, con Gilardino indiziato a partire dal primo minuto viste anche le squalifiche di Balotelli e Osvaldo: “In questi giorni – conferma - abbiamo provato questo schieramento e altre soluzioni, ma non abbiamo ancora deciso. L'allenamento di oggi è importante per verificare non solo la condizione fisica, ma anche l'aspetto mentale. Abbiamo visto i video della Bulgaria e troveremo una squadra difficile da affrontare, dall'agonismo forte e con la capacità di ripartire con attaccanti, centrocampisti ed esterni".
Più difficile pensare ad un impiego di El Shaarawy nell’undici titolare: “Sta bene – spiega Prandelli - ma la partita non consente attaccanti che amano la profondità e gli spazi''.
A chi gli chiede se abbia già deciso di lasciare la Nazionale al termine del Mondiale replica: “Per quanto riguarda il mio futuro c’è la massima serenità. Il pensiero è esclusivamente sulla qualificazione ai Mondiali, poi il resto si farà con la massima trasparenza. So benissimo che il mio è un ruolo particolare quindi non mi sono meravigliato più di tanto. Non ho ancora assolutamente deciso, abbiamo massimo rispetto e concentrazione su quello che dobbiamo fare".
Non manca un pensiero per Rino Gattuso, che ha iniziato la sua avventura sulla panchina del Palermo incontrando qualche difficoltà: “Con Gattuso ci vedremo, gli faccio un grande in bocca al lupo, ma non gli devo dare consigli, ha esperienza da vendere, sa come si gestiscono i rapporti con il gruppo e con i dirigenti. Tutti sappiamo che siamo legati ai risultati, ma penso che con grinta e determinazione possa risolvere tutti i problemi. Sa come superare i momenti difficili".
La parola passa poi a Giorgio Chiellini, uno dei senatori dell’Italia che domani a Palermo potrebbe indossare per la 65^ volta la maglia azzurra: “Ci sono vari gruppi in questa squadra, negli ultimi due anni il Milan ha puntato su tanti giocatori italiani e credo che abbia preso la strada giusta per portare tanti calciatori in Nazionale. Sicuramente il lavoro che facciamo nel club e i due scudetti vinti ci danno maggiore convinzione, ma questo è un gruppo che va al di là dei club. Da tre anni stiamo facendo un lavoro importante".
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