Intervista a Gabriele Gori (Vivo Azzurro)
19 settembre 2018
venerdì 8 marzo 2013
Firenze, 8 marzo 2013 - "Non sarà l'esito del test contro il Brasile a condizionarci per il Mondiale: manca troppo tempo. Ad esempio, un anno fa chi pensava che El Shaarawy diventasse quello che è oggi? E subito dopo c’è la partita di Malta che conta molto di più: non voglio che un'amichevole consumi tutte le energie fisiche e nervose anche se l'affronteremo come merita. Per quelli della mia generazione affrontare il Brasile è stato il sogno da ragazzi." E' quanto ha dichiarato Cesare Prandelli a Marco Ansaldo, giornalista de La Stampa.
“Il problema di Balotelli è sempre quello. Convincersi che la sua fortuna dipende solo da lui - ha continuato il Ct della Nazionale -. Non avrà un’altra occasione, è in una società che da sempre ha saputo gestire i più forti del mondo, se sbaglia non ha alibi. Però ha cominciato bene e ha solo 22 anni".
"Supermario" al Milan e in Nazionale fa coppia con Stephan El Shaarawy, un'altra piacevole sorpresa del nostro calcio, ma non l'unica: "Mi piacciono i giovani il cui talento non è fine a se stesso. Lui ha preso sulle spalle il Milan nei momenti difficili. C'è una una generazione di ragazzi molto interessante. Anche De Sciglio lo è sicuramente, ma ce ne sono altri: dovrò valutare se portarli alla Confederations Cup o lasciarli all'Under 21 per l'Europeo. Con buon senso, cercheremo una via di mezzo tra le due esigenze".
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