Intervista a Gabriele Gori (Vivo Azzurro)
19 settembre 2018
martedì 19 giugno 2012
Cracovia, 19 giugno 2012 - "Se passiamo il turno, veniamo a piedi a trovarvi": la promessa fatta il 5 giugno all'arrivo a Cracovia ai frati camaldolesi che vivono a una ventina di chilometri dall'albergo della Nazionale, non poteva non essere mantenuta.
E così, la notte scorsa, poco dopo il rientro dalla sfida con l'Irlanda, Demetrio Albertini, Cesare Prandelli e tutto lo staff della Nazionale si sono messi in marcia: il tempo di togliersi la divisa e infilarsi la tuta, partenza alle 3, sfidando anche le battute dei calciatori che dopo la cena a notte fonda sono andati a dormire.
Ventuno chilometri a piedi fino al convento dei frati camaldolesi, tre ore e mezza di cammino, con i più giovani in testa e poi il gruppo con un distacco di 25', accolto dagli applausi ironici dei primi, ma con la promessa dell'anonimato. Rientro in albergo alle 7,15. Per la cronaca, in auto.
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