Intervista a Gabriele Gori (Vivo Azzurro)
19 settembre 2018
giovedì 6 marzo 2014
Con un gol messo a segno da Pedro a metà ripresa la Spagna supera l’Italia in un’amichevole con poche emozioni, con i Campioni del Mondo e d’Europa a fare la partita e gli Azzurri a contenere per poi provare a colpire in contropiede. Anche per via di una condizione fisica non ottimale, l’Italia non è riuscita a pressare alto come aveva chiesto alla vigilia Prandelli. Di Cerci e Osvaldo le uniche vere occasioni da rete e così, a cento giorni dall’inizio del Mondiale, forse la notizia migliore per il Ct è il buon esordio di Paletta, sempre attento e bravo a fermare un altro esordiente, quel Diego Costa esploso quest’anno nell’Atletico Madrid e conteso da Brasile e Spagna.
Come annunciato alla vigilia Prandelli concede una chance importante a Cerci, schierato con Candreva a supporto di Osvaldo. A Thiago Motta spetta il compito di sostituire Pirlo nella costruzione della manovra e, davanti a Buffon, il Ct si affida ad una difesa a quattro, con Maggio e Criscito sugli esterni e l’esordiente Paletta affiancato a Barzagli.
Alla prima apparizione con la maglia che indosserà al Mondiale, al ‘Vicente Calderon’ l’Italia lascia il possesso palla alla Spagna e difende con ordine, pronta a ripartire con due uomini di corsa come Candreva e Cerci. E proprio l’attaccante granata sfiora al 4’ il suo primo gol in maglia azzurra: discesa e tiro cross che sorprende Casillas e si stampa sul palo alla destra del portiere del Real Madrid. Per il resto l’inizio è tutto per i padroni di casa, con Pedro e Iniesta che sporcano i guanti di Buffon con due conclusioni insidiose dalla distanza. Il più pericolo degli spagnoli è Pedro, che a sinistra mette in difficoltà Criscito, ma con il passare dei minuti l’Italia prende le misure alla nazionale di Del Bosque e va di nuovo vicina al vantaggio alla mezzora, quando Osvaldo supera con un tunnel Javi Martinez e di sinistro sfiora l’incrocio dei pali.
Si va al’intervallo senza altri sussulti e le due squadre tornano in campo con tre cambi per parte: Pirlo, De Sciglio e Abate rilevano Candreva, Maggio e Criscito, mentre Del Bosque sostituisce tra i pali Casillas con Victor Valdes e punta sulle geometrie di Xabi Alonso e sulle giocate di David Silva. E il centrocampista del Manchester City mostra subito tutte le sue qualità: prima serve un assist al bacio a Thiago Alcantara, a cui Buffon nega il gol con un’uscita coraggiosa, poi sfiora il palo con un sinistro dal limite dell’area. Al 18’ sull’asse Iniesta-Silva arriva il gol del vantaggio della Spagna, con Pedro che raccoglie la respinta in scivolata di Paletta e sorprende Buffon con un sinistro non irresistibile. Uno a zero e Italia chiamata ad una reazione d’orgoglio. Entrano Immobile e Destro per Cerci e Osvaldo, ma gli Azzurri, pur contenendo senza troppi problemi la manovra della Spagna, faticano a ripartire. Finisce così senza altre emozioni e con la certezza che tra tre mesi in Brasile servirà una marcia in più.
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