EDOARDO BUSALA SI PRESENTA: “IL MIO IMPEGNO PER LA DCPS”
lunedì 3 maggio 2021
Sarà Edoardo Busala, rappresentante del Bottagisio Sport Center, a portare la voce di tutte le società affiliate alla FIGC che partecipano alle attività calcistiche della sezione Sperimentale ai massimi organi di gestione per il prossimo quadriennio olimpico. Un passaggio di testimone importante che raccoglie da Stefania Agata D’Elia eletta nella precedente Assemblea Elettiva che rappresenta un ulteriore stimolo per il Segretario Generale del Chievo Verona pronto a vivere il nuovo incarico con passione e impegno come spiega in questa intervista in cui ci racconta come il calcio sia da sempre filo conduttore della sua vita personale e professionale.
È stato eletto lo scorso 23 aprile al termine dell’Assemblea Elettiva nel Consiglio Direttivo della DCPS in qualità di rappresentante di tutte le società affiliate della DCPS. Se lo aspettava?
“A prescindere dal risultato dell’elezione, l’auspicio iniziale era poter dare un contributo ad un progetto innovativo, importante sul piano sociale e solidale come quello della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Quando si è aperta l’opportunità, non ho avuto dubbi nel propormi. Da lì a essere eletto però ce ne passa. Sono contento di avercela fatta”.
Cosa la rende più orgoglioso di questo risultato che la vedrà protagonista per portare la voce delle società italiane ai massimi organi di gestione?
“Il calcio è il motore di aggregazione ad ogni livello. In questi anni a contatto con il mondo del professionismo e, in parallelo, di impegno sociale, ho avuto l’opportunità di vivere lo sport da due punti di vista in apparenza lontani ma in realtà uniti da un comune denominatore: l’amore per questo sport. Inoltre, credo nel lavoro di gruppo e sono orgoglioso di rappresentare le società affiliate e sviluppare idee e progetti in un campo in cui chiunque dovrebbe sentirsi coinvolto”.
Questo incarico rappresenta il coronamento anche personale di un percorso iniziato con il Chievo Verona di cui fa parte dal 2015 e dove oggi ricopre il ruolo di Segretario Generale, una società da sempre sensibile a tematiche sociali legate all’aspetto educativo dello sport?
“Il desiderio di candidarmi è nato dal percorso intrapreso nel Chievo Verona, la bontà dei risultati che abbiamo ottenuto in questi anni e la volontà di condividerlo a livello più ampio. La Società è da sempre portatrice di valori positivi, vicino al mondo della solidarietà e alle famiglie. Abbiamo portato a termine progetti come la Scuola calcio ChievoVerona for Special e la For Special Young per persone di ogni età con disabilità intellettiva e relazionale. Con Cuore Chievo Onlus abbiamo ottenuto riconoscimenti dalle istituzioni per esser stati tra le prime società professionistiche ad avviare e gestire una propria squadra di “Quarta Categoria”, e per le attività legate all’autismo ed alla disabilità”.
Il cavallo di battaglia del programma presentato e il primo punto che porterebbe subito all’attenzione del Consiglio Direttivo?
“I ragazzi, le famiglie e tutti coloro che amano il gioco del pallone ci chiedono di poter tornare a giocare al calcio, sfidarsi su di un campo. Perché quella è l’essenza di tutto, a qualsiasi livello. È in cima alla mia agenda”.
Qual è la dote principale che si riconosce per rappresentare al meglio tutti i team affiliati alla Divisione?
“Lascio gli altri giudicarmi: spero solo di fare un buon lavoro per cui essere apprezzato. Posso solo dire che do molta attenzione ai dettagli e sono una persona che cerca di coinvolgere tutti per arrivare all’obbiettivo condiviso. Sono aspetti che ritengo importati quando si rappresenta un gruppo di lavoro”.
È giovane, ma ha già molte esperienze nel mondo delle istituzioni sportive ed in campo calcistico. Dove nasce la passione per il calcio?
“Da giovanissimo, da quando a quattordici anni ho iniziato a fare l’arbitro di calcio; un’esperienza importantissima che negli anni a seguire ha contribuito in modo fondamentale alla mia crescita personale”.
Tre aggettivi che la descrivono.
“Determinato, sensibile e ottimista”.
2021: obiettivo personale e professionale?
“Il lavoro è passione e in fondo in questo ambito sono convergenti. Sono entrato nel Consiglio Direttivo dunque l’obiettivo è fare un buon lavoro nella DCPS”.