Zambrotta: “Abbiamo sbagliato l’approccio, ma non è ancora finita”
giovedì 18 giugno 2009
L’analisi più lucida, a fine partita, è quella di Gianluca Zambrotta, uno dei “vecchietti” di Lippi, campione del mondo a Berlino, titolare fisso nella difesa azzurra. L’Italia ha subito una sconfitta storica contro l’Egitto, in quindici incontri con squadre africane non aveva mai perso. “Abbiamo sbagliato l’approccio – dichiara lo juventino – nei primi venti, trenta minuti della gara. Poi, però, siamo venuti fuori e nella ripresa abbiamo anche costruito tre o quattro occasioni nitide da gol. Con un po’ più di fortuna avremmo potuto segnare e non eravamo qui a parlare di questa sconfitta”.
Ma cosa non ha funzionato? “Siamo rimasti troppo bassi – sottolinea Zambrotta – non siamo andati a pressare e l’Egitto, lo avevamo visto contro il Brasile, è molto bravo nel possesso palla. Ma nella ripresa li abbiamo messi in difficoltà”.
Brasile a punteggio pieno con 6 punti, Italia ed Egitto a 3, Usa a 0 punti: e domenica c’è Italia –Brasile. “Contro di loro abbiamo perso in amichevole a febbraio, vogliamo cancellare quella sconfitta e andare avanti nella Confederations Cup. Non è ancora finita”. Poi un’ultima battuta sull’età del gruppo: “Io non mi sento vecchio e nemmeno tanti altri miei compagni, basta vedere come corriamo sul campo”.
Mastica amaro, Marcello Lippi che non nasconde la delusione. “Avevamo preparato qualcosa di diverso per questa partita – sottolinea il cittì – ma sul campo non abbiamo fatto nulla di quello che avevamo preparato. Abbiamo giocato male nel primo tempo, ma nella ripresa ho visto un grande portiere, quello egiziano, che ha parato tre o quattro palle gol. Tutte le squadre sono forti, per affrontarle bisogna essere sempre al massimo livello”.