Nazionali in cifre

A Enschede il 40° confronto con le “Furie Rosse” che sono avanti 12 vittorie a 11 (16 i pareggi) Baloncieri il bomber, David Silva il calciatore più presente nel confronto diretto.

martedì 13 giugno 2023

Sono 39 gli incontri tra Italia e Spagna: 11 le vittorie italiane (l’ultima nel 2016 a St. Denis, 2-0), 16 i pareggi (l’ultimo a Wembley nel 2021, poi Italia avanti ai rigori), 12 le vittorie spagnole, l’ultima a San Siro nella precedente semifinale di Nations League. Il computo delle reti è di 45 a 43. Nel computo dei precedenti in Italia, Azzurri in vantaggio 5/3 con 8 pareggi, negativo invece il saldo in trasferta (7/1 per gli iberici con 3 pari). In campo neutro, tra Olimpiadi, Mondiali e Europei, Italia avanti 5/2, 5 i pareggi che hanno poi in alcuni casi assegnato la vittoria ai rigori (1-2). Sarà il terzo confronto diretto nei Paesi Bassi: i primi due ai Giochi Olimpici 1928 a Amsterdam, quando la Nazionale centra la sua pima medaglia olimpica, di bronzo. Dopo l’1-1 della prima uscita, necessaria la ripetizione con il famoso 7-1 che è il successo italiano più pesante (il 4-0 in finale Euro 2012 a Kiev quello spagnolo più largo) ed è rimasto negli annali per il gol di Levratto (2) con un tiro che colpisce due difensori avversari e li trascina in porta insieme al pallone.

Tra le sfide più famose, la gara inaugurale dello Stadio Littoriale di Bologna (1927, 2-0); la vittoria ai Mondiali 1934 nella ripetizione del match (1-0 gol di Meazza, il “giallo” dell’assenza di Zamora); la prima e unica vittoria in terra iberica allo Stadio Chamartin di Madrid nel 1949, ultima vittoria della Nazionale con in campo i campioni del Grande Torino prima della tragedia di Superga; il successo ai Mondiali di Usa ’94 (gol di Roberto Baggio) con la gomitata di Tassotti a Luis Enrique; il successo ai rigori nella semifinale di Euro 2020 a Wembley. Sul fronte spagnolo, invece, memorabili la vittoria del 1920, alle Olimpiadi di Anversa, all’esordio Zamora “El Divino” e in attacco il centravanti basco Rafael Moreno Arazandi, detto “Pichichi”; poi i successi degli anni 2000: la vittoria ai rigori a Euro 2008 ai quarti di finale che aprì la strada al trionfo europeo delle Furie Rosse, il 4-0 in finale (dopo l’1-1 al primo turno) a Euro 2012 che consacrò lo straordinario ciclo della Spagna culminato con 2 Europei e 1 Mondiale, il netto 3-0 a Madrid nelle qualificazioni Mondiali 2018.

Baloncieri è il bomber italiano nel confronto diretto (3 reti). David Silva è il calciatore spagnolo che ha affrontato più volte la nostra Nazionale (11, tra il 2008 e il 2017), ed è in generale lo straniero con più presenze contro l’Italia, davanti al cecoslovacco Planicka (1926-1937), lo svizzero Minelli (1931-1940), l’ungherese Sarosi (1931-1940) e gli spagnoli Sergio Ramos e Iniesta. Di seguito il riepilogo e il dettaglio.


Le eventuali avversarie per le Finali 1° e 3° posto

Paesi Bassi. In caso di confronto in una delle due finali, sarà il 24° match tra Italia e Paesi Bassi: nei 23 precedenti, bilancio positivo per gli Azzurri che vantano 9 successi, 9 pareggi e 3 sconfitte, anche se nelle Fasi Finali (Mondiali e Europei), l’Italia non ha mai vinto.  Nel ‘78 ko a Buenos Aires: seconda fase, gara decisiva alla terza giornata con le due squadre appaiate, autogol di Brandts, che poi pareggia e Haan chiude 2-1, Paesi Bassi in finale ma poi Mondiale all’Argentina. Vendetta italiana 22 anni dopo ma il risultato dei 90’ è un pareggio: Euro 2000, semifinale a Rotterdam, Azzurri in 10 per 87’ (rosso a Zambrotta al 33’), finisce 0-0, poi impresa con un eroico Toldo che para due rigori (dopo altri due nei 90’) e andiamo in finale. Completa l’elenco il 3-0 a Berna nel 2008. In UNL Italia 2-1: vittoria a Amsterdam (Barella gol, Locatelli all’esordio) e 1-1 a Bergamo.

Tra le curiosità, nello 0-0 del 2009 a Pescara Buffon ha festeggiato la sua 100a presenza in Azzurro. Con gli “orange” sono legati anche gli esordi in Nazionale tra gli altri di R. Baggio (1988 a Roma), Antognoni (1974 a Rotterdam) Ancelotti, Bagni e Vierchowod (1981 a Montevideo). Esordio in panchina, anche per Antonio Conte, (2014 a Bari).

Sei i Bomber della sfida: Libonatti, Baloncieri, Vialli e R. Baggio; Cruyff e Bergkamp (2).

Croazia. Il confronto diretto con la Croazia, Repubblica indipendente dopo la disgregazione della Jugoslavia nel 1991, è recente quanto negativo: 8 gare tra il 1994 e il 2015, con uno score di 0 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte.

C’è poi un precedente molto lontano, 81 anni fa, con una Croazia costituitasi indipendente: nell’aprile 1942, a Genova gli Azzurri si impongono 4-0. È la nostra unica vittoria con la Nazionale croata, con tutte le distinzioni del caso. In quella gara esordio di tanti protagonisti del Grande Torino: Pozzo mandò in campo Griffanti, Grezar (in gol), Loik, Gabetto (in gol), Valentino Mazzola.

A livello individuale, Suker è il bomber della sfida (3 reti), seguito da Mandzukic e Candreva (2), quest’ultimo a segno nelle due sfide di qualificazione a Euro 2016 a novembre 2014 e giugno 2015 (a Spalato disputata a porte chiuse).