Tavecchio conferma il ct Ventura sulla panchina azzurra fino al 2020
mercoledì 9 agosto 2017
Il presidente federale Carlo Tavecchio ha annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede della FIGC, il prolungamento del rapporto con il Commissario Tecnico della Nazionale Gian Piero Ventura, che siederà sulla panchina azzurra fino al termine della stagione 2019/20.
“Con il prolungamento del contratto fino al 2020 – ha dichiarato il numero uno della FIGC - abbiamo voluto dare al ct Ventura un riconoscimento al suo lavoro, al rinnovamento culturale e generazionale che sta portando avanti, ma soprattutto metterlo nella condizione migliore per affrontare la sfida del 2 settembre contro la Spagna. Una gara di importanza notevole, anche se non è la fine del mondo, ma sapete tutti quanto vale”.
“Ringrazio il presidente Tavecchio – ha dichiarato il commissario tecnico, appena rientrato dalla visita fatta in mattinata nel ritiro del Verona – e il direttore generale Uva che mi hanno dato fiducia, credo alla luce non tanto di quello che è stato fatto, ma di quello che si vuole fare. E' una fiducia che mi dà ulteriori stimoli, nella convinzione assoluta di poter fare qualcosa di importante. Abbiamo iniziato un cambio generazionale che deve essere ancora completato e abbiamo tre obiettivi: qualificarci per i Mondiali, essere la sorpresa dei Mondiali ed essere tra i favoriti per l'Europeo”.
Ventura ha fatto il suo esordio sulla panchina della Nazionale un anno fa, il 1° settembre 2016, e nella sua prima stagione ha collezionato 7 vittorie, 2 pareggi (con Spagna e Germania) e 1 sconfitta; nelle European Qualifiers per la Coppa del Mondo FIFA Russia 2018, l’Italia, dopo 6 giornate, è al comando del gruppo G insieme alla Spagna, seppur con una differenza reti al momento peggiore. Il 2 Settembre allo Stadio “Santiago Bernabeu” di Madrid è previsto lo scontro diretto che potrebbe essere decisivo per il primato dopo l’1-1 della gara di andata. “Abbiamo iniziato un percorso ben preciso: se siamo primi con la Spagna – dichiara ancora Ventura - significa che abbiamo fatto bene. Ciò che mi gratifica è la programmazione compiuta. Andare ai Mondiali e basta non serve a niente, bisogna ritagliarsi uno spazio da protagonisti. Significherebbe aver costruito qualcosa di importante. Possiamo usare la parola 'programmazione' con concretezza”.
Il ricambio generazionale avviato da Ventura ha portato alla riduzione dell’età media (dai 31 anni di Italia – Francia a Settembre 2016 ai 29.3 di Italia - Liechtenstein a Giugno 2017) e all’esordio di ben 11 calciatori in 10 gare (Rugani, Belotti, Donnarumma, Romagnoli, Zappacosta, D'Ambrosio, Gagliardini, Spinazzola, Verdi, Petagna, Pellegrini). “Andare al Mondiale va bene, ma andarci – spiega il ct – con una squadra di età media di 25 anni vuol dire che abbiamo fatto davvero qualcosa di importante. Dobbiamo essere pronti per un ricambio adeguato quando dovremo sostituire giocatori come Buffon, Chiellini che oggi possono ancora dare un notevole contributo alla Nazionale, ma la vedo dura per l’Europeo”.
Da quando siede sulla panchina della Nazionale, Ventura ha sviluppato un progetto tecnico riservato ai giovani emergenti selezionati in una serie di stage conclusi con una amichevole contro San Marino (8-0). “Non so se gli stage saranno di più rispetto alla passata stagione – spiega in proposito il ct – ma quello che è certo è che sono stati fondamentali perchè avevano una finalità ben precisa: prendere per mano tutti i giovani di grande potenzialità, senza l'obbligo di risposte immediate. C'è la possibilità di fare molto meglio, ma non sono sicuro dipenda dalla quantità di stage. Il problema non è quanti ne facciamo, ma come li facciamo. Mi ha gratificato il senso di appartenenza che abbiamo risvegliato”.
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