Stanotte a Recife Italia-Giappone. Prandelli: “Squadra pericolosa”
mercoledì 19 giugno 2013
Ieri sera Cesare Prandelli, prima dell'allenamento di rifinitura all'Arena Pernambuco di Recife, non aveva ancora deciso la formazione da mandare in campo con il Giappone. "Manca un allenamento – dichiara il cittì - che è anche l'unico per preparare questa sfida. Devo vedere un po' le condizioni di tutti i giocatori e poi deciderò". Piove a Recife e l'aria è densa come le nuvole. L'umidità la fa da padrona e trovare le energie non sarà cosa facile. "Più che del clima, però, non mi fido di Zaccheroni - avverte Prandelli - so che lui è uno che le partite le prepara con grande meticolosità, che sa dare equilibrio alla squadra e in più ha un gruppo che da sempre fa della concentrazione e della dedizione una delle armi più importanti. Contro il Giappone, se possibile, mi piacerebbe confermare la buona prestazione dell’esordio e, se possibile, migliorarla visto che dobbiamo essere più concreti in fase realizzativa".
Il tecnico si sofferma a parlare anche dell’Under 21, uscita sconfitta dalla finale dell'Europeo contro la Spagna. "Ho mandato un messaggio a Mangia e gli ho detto che deve essere orgoglioso dell'Europeo che i ragazzi hanno disputato. Siamo ancora un po' distanti dalla Spagna, ma solo per il fatto che loro continuano a cercare il risultato attraverso il gioco anche quando le cose vanno male, noi lo facciamo ancora in modo alterno, però ci stiamo avvicinando. Questa Under ha giocatori che io ho già chiamato, come per esempio Insigne, Verratti, Borini, Florenzi, tutti ragazzi che, se continuano così, torneranno utili anche per la Nazionale A. A tutta la squadra va il nostro applauso". Prandellli torna anche sull’argomento Balotelli e sul cartellino giallo rimediato dopo il gol segnato al Messico: "Mario ha trovato un gruppo che ha già vinto e che ha ancora voglia di vincere. Questa situazione lo può aiutare a crescere, ma lui ci deve mettere a disposizione il grande talento che ha. Sul razzismo abbiamo parlato tante volte, siamo sicuri che alla fine dovrà essere un discorso superato: Mario, con i suoi comportamenti in campo deve però migliorare ancor un altro pochino. Può essere un esempio per tutti i ragazzi che guardano il calcio".