Confederations Cup

Rossi e De Rossi gemelli del gol: battesimo con vittoria per l’Italia

lunedì 15 giugno 2009

Rossi e De Rossi gemelli del gol: battesimo con vittoria per l’Italia

Battesimo a due facce per l’Italia nella Confederations Cup: primo tempo sotto tono, ripresa da Campioni del Mondo, grinta, carattere, incisività di gioco e, soprattutto, una marcia in più che porta alla vittoria (3-1). Al vantaggio di Donovan su rigore realizzato al 39’, con gli Stati Uniti in dieci uomini dal 33’ per l’espulsione di Clark, hanno riposto un giovane di belle speranze, ex Under 21, americano trapiantato in Italia, Giuseppe Rossi che ha firmato una doppietta, e un veterano, De Rossi, che con gli Usa aveva un conto aperto.
E ancora una volta, su tutti, la forza del gruppo. Ma è stato un esordio difficile. In campo, per l’Italia, sono nove i reduci dalla serata di Berlino, quelli che alla vigilia il Commissario tecnico Lippi ha definito “i miei vecchietti”. In porta c’è Buffon, 93 presenze, ad una sola lunghezza di distanza da Facchetti; in difesa l’inedita coppia centrale Chiellini-Legrottaglie, sulle fasce Zambrotta e Grosso; a centrocampo De Rossi, Pirlo, Gattuso, in attacco Camoranesi, Gilardino, Iaquinta.
E’ l’ottavo confronto tra le due nazionali: l’ultimo risale proprio al Mondiale del 2006, finì con un pareggio 1-1, il gol degli azzurri realizzato da Gilardino e la pagina amara di De Rossi espulso per una gomitata a McBride.
La prima palla pericolosa, al 12’, è dell’Italia con una conclusione da fuori di Gilardino neutralizzata dall’estremo difensore statunitense. Al 20’ ancora gli uomini di Lippi in avanti: punizione di Pirlo, testa di Legrottaglie fuori. Al 25’ si fanno vivi gli Stati Uniti, costringendo Buffon a parare in due tempi su Bradley. Al 29’ occasione sciupata da Donovan, al 30’ una punizione di Pirlo direttamente in porta.
Al 33’ l’episodio che potrebbe cambiare volto alla partita a favore degli azzurri: cartellino rosso per Clark che commette un brutto fallo su Gattuso e americani in inferiorità numerica. Al 38’ Bornstein intercetta un passaggio e infila alle spalle del suo portiere, ma il guardalinee ha già segnalato il fuorigioco di Camoranesi.
Un minuto dopo gli Usa passano in vantaggio: fallo di Chiellini su Altidore, calcio di rigore che Donovan realizza, Buffon da una parte e palla dall’altra in rete. L’Italia è frastornata. Gli Usa sono senza dubbio più pericolosi, chiudono e ripartono, e gli azzurri non riescono a trovare gli spazi per concludere.
Nella ripresa stessa Italia fino all’11, quando Lippi richiama Camoranesi e Gattuso e manda dentro Montolivo e Giuseppe Rossi. E proprio quest’ultimo cambia il volto alla gara. Suo il pareggio al 13’. Ruba palla, l’attaccante del Villarreal, si fa largo tra gli avversari e con grande personalità da 25 metri fa partire un sinistro imprendibile. Un gran gol, l’ennesima conferma da parte di questo giovane “costretto” a cercare fortuna nel campionato estero, che ha il piglio di un veterano. Il suo ingresso restituisce all’Italia un Pirlo più brillante, aiuta Iaquinta a rendersi pericoloso e concede un po’ di riposo al centrocampo che ha speso molto.
Al 22’ il portiere americano respinge con i pugni su Pirlo, riprende Iaquinta ma la palla finisce fuori. Al 24’ terzo cambio per Lippi, che manda in campo Toni al posto di Gilardino. Ma a cambiare rotta al risultato è il giocatore che più degli altri aspettava questi novanta minuti per prendersi la sua personale rivincita: e lo fa, Daniele De Rossi, al 27’ realizzando con un gran sinistro il gol del 2-1.
E’ un’altra partita, adesso. E’ un’altra Italia. Gli Stati Uniti accusano la stanchezza e lo svantaggio numerico. C’è da dire, ad onor del vero, che l’arbitro Pablo Pozo sorvola, o non vede, un fallo in area di Legrottaglie, e che un tiro da trenta metri fa sussultare Buffon. Ma il finale è tutto italiano. Toni tira addosso al portiere, poi al 47’, su splendido assist di Pirlo, ancora Giuseppe Rossi realizza di controbalzo firmando la sua doppietta: Festeggia, l’Italia: ma da domani dovrà iniziare a pensare all’Egitto.