Terza partita dell'Algarve Cup 2007 per la Nazionale femminile di Pietro Ghedin, in testa a punteggio pieno nel girone C. Dopo aver battuto 2-1 l'Islanda e 1-0 le padrone di casa del Portogallo, le Azzurre tornano in campo oggi pomeriggio allo stadio "Francisco Vieira" di Silves contro l'Eire, la squadra già affrontata e sconfitta 1-0 in amichevole a settembre scorso. Continua la preparazione per l'Italia in Algarve. Anche sabato e domenica le Azzurre si sono allenate, "coccolate" da un clima da primavera inoltrata. Altri novanta minuti a disposizione di Ghedin per valutare condizioni e meccanismi della squadra in vista dell'appuntamento più importante, quello con le qualificazioni europee che inizieranno a maggio contro la Svezia."Stavolta però - dichiara il Commissario tecnico alla vigilia della terza gara - voglio vedere più impegno e più lucidità da parte di tutte. Contro il Portogallo abbiamo avuto un calo fisico che non mi è piaciuto e che mi auguro sia stato solo un episodio, perché questo è il momento di crescere. Stiamo cercando di prepararci nel modo migliore alla partita con la Svezia, questi tornei servono per acquisire esperienza e la mentalità giusta per affrontare con determinazione le partite che contano".Ghedin sta lavorando su un gruppo di trenta ragazze: "La struttura di base c'è - conferma il tecnico - ma strada facendo saranno necessari dei ricambi. Ci sono quattro o cinque elementi che vengono dall'Under 19, qualcuna molto interessante che sto valutando con attenzione". Marchitelli, Gama, Costi, Guagni, D'Adda sono già inserite nel gruppo, altre ne arriveranno. Qualcuna di queste giocherà oggi contro l'Eire, poi ci sarà spazio anche nella finale di mercoledì.Sabato sera tutte le delegazioni delle squadre partecipanti a questo "Mundialito" femminile sono state ricevute dal Comitato organizzatore e dal segretario della federazione portoghese Angelo Broy. Il meeting è stato aperto dal presidente della Federazione spagnola e vice presidente della Fifa Angel Villar, che ha portato il saluto di Blatter.