“Siamo sicuramente in grado di giocare meglio, e lo faremo”. Marcello Lippi in questo momento ha solo certezze. Ha sempre creduto nel suo gruppo “storico”, completato dall’inserimento di giovani interessanti, e continua a farlo alla vigilia della seconda partita della Confederations Cup contro l’Egitto. Forte della vittoria ottenuta contro gli Stati Uniti, il cittì sprona l’Italia. “Ho parlato con i ragazzi – ha dichiarato l’allenatore – e ho detto loro che, qualsiasi cosa si possa dire sulla partita di lunedì sera, questa squadra ha un'anima e un cuore. Noi possiamo giocare meglio dell'altra sera, sicuramente lo faremo, ma abbiamo tante altre qualità: nessuno deve dubitarne, anzi queste doti vanno esaltate”.
Dopo 55 anni, l'Italia ritrova l'Egitto. Gli azzurri, infatti, non affrontano la nazionale africana dal 24 gennaio 1954, quando a Milano la batterono 5-1 in una gara valida per le qualificazioni ai Mondiali. Quattro i precedenti: e l'Italia ha sempre vinto, in un caso anche con un punteggio piuttosto pesante (11-3 ad Amsterdam il 10 giugno 1928 nella finale valida per il terzo
posto alle Olimpiadi). E per questo appuntamento Lippi preannuncia novità di formazione: “Ci saranno dei cambi rispetto agli Usa, non dico quanti. Se Rossi giocherà? Lo vedremo domani. Non terrò conto della partita con il Brasile, perchè se perdiamo domani poi la sfida con la Seleçao diventa drammatica. La formazione che farò sarà quella per me più adatta all’Egitto. Le forze dei giocatori vanno dosate, c’è una scaletta che tiene anche conto degli avversari”.