Confederations Cup

La favola di Rossi: “Ho sempre sognato l’Italia e di vincere un Mondiale”

martedì 16 giugno 2009

La favola di Rossi: “Ho sempre sognato l’Italia e di vincere un Mondiale”

Il sogno di Giuseppe Rossi, americano di Teaneck nel New Jersey trapiantato in Italia, non era propriamente quello di giocare con gli States né di segnare una doppietta come ieri sera, quanto piuttosto di giocare in Italia e di vestire la maglia azzurra. Che, per la verità, ha indossato per la prima volta quando aveva circa 15 anni e da allora ha compiuto tutta la trafila nelle squadre giovanili azzurre, fino ad arrivare alla prima partita da titolare nella Nazionale maggiore, nell’amichevole di Atene contro la Grecia il 19 novembre 2008.
Umile, ma determinato, il “piccolo campioncino” come lo chiama Lippi, racconta la sua storia tra passato e futuro, senza mai vantarsi. E spiega subito perché ha scelto l’Italia rispetto all’America: “La storia è questa: verso i 18 anni, Bruce Arena, l’allora c.t. degli States, mi avrebbe voluto con sè per varare la squadra Usa del Mondiale 2006, ma il mio sogno era l’Italia. La mia decisione era scontata. American Dream? Certo è la mentalità che ho. Voglio realizzare i miei sogni e fare sempre di più. Ho sempre sognato di diventare un calciatore professionista, in Italia riuscirci è più facile. Ci si può affermare anche negli Stati Uniti, ma in Europa è più facile”.
Dal Parma al Manchester United, al Newcastle, poi di nuovo a Parma e oggi al Villarreal. Ma Rossi, nonostante la giovane età, non ha dubbi: “Cerco sempre di essere me stesso. Sono un ragazzo tranquillo, semplice. Ma poi è in campo che devi dimostrare di che pasta sei fatto. Adesso penso alla Confederations Cup, poi mi concentrerò su altre cose. Del calcio italiano mi piace tutto. E’ un calcio difficile, e la pressione mi stimola”.
E’ in Italia la “sua” America. “L’America – continua l’azzurro - è casa, lì ho la mia famiglia e lì ho vissuto fino a 13 anni. Ma in Italia sono stato 5-6 anni, sono cresciuto come calciatore, e quindi l’Italia è una parte importante di me”.
Nonostante i suoi 22 anni, Rossi ha una grande esperienza acquisita nel suo girovagare da una squadra all’altra, tanto che parla indifferentemente italiano, spagnolo e inglese: “Ho trascorso tre anni al Manchester, è stata una grande esperienza. La crescita del calcio inglese è un qualcosa che mi aspettavo. Sono cicli: negli anni ’90 imperversava il calcio italiano, c’è una continua evoluzione”.
Sempre all’Italia si torna. E in questo momento l’Italia di Rossi è la maglia azzurra: “E’una grande squadra: ha vinto un Mondiale, io spero di rivincerlo il prossimo anno”.