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L’addio di Cannavaro: “Nulla cancellerà il 2006, ma bisogna voltare pagina”

venerdì 25 giugno 2010

L’addio di Cannavaro: “Nulla cancellerà il 2006, ma bisogna voltare pagina”

Un addio amaro. Come nessuno, tanto meno lui, avrebbe immaginato. Quattro anni fa ha dormito abbracciato alla Coppa del Mondo, ieri ha pianto per una eliminazione difficile da cancellare. La conferenza stampa di Fabio Cannavaro, l’uomo del record delle presenze in azzurro, capitano per 8 anni dell’Italia, è un misto di rabbia, di ricordi e di buoni propositi per quelli che verranno dopo di lui. “Dobbiamo voltare pagina tutti, se restiamo a questo punto ci mettiamo altri 24 anni a vincere un mondiale, e l'Italia non può permetterselo”: sono queste le prime parole del difensore che lascia la Nazionale e tra qualche giorno anche l’Italia per aprire una nuova avventura all’estero. “Non mi vergogno di dire – racconta - che ieri ho pianto, dopo 14 anni di azzurro. Ma nulla potrà mai cancellare quello che abbiamo fatto nel 2006: se questa maglia azzurra è più pesante, è perchè la quarta stella ce l'abbiamo messa noi”.
Cannavaro non si nasconde: “E’ stata una delle serate più brutte, nessuno si sarebbe aspettato un mondiale così e che l'Italia finisse ultima nel girone. Sapevamo che vincere il mondiale sarebbe stato molto difficile, ma la speranza era di andare avanti. 
Al di là degli errori, ognuno cerca una sua motivazione. Lippi che si assume tutte le responsabilità, Buffon che parla di crisi del calcio italiano: Cannavaro condivide la tesi del compagno, la sua analisi è molto lucida: “Siamo passati da campioni del mondo ad essere eliminati al primo turno: forse abbiamo vinto il mondiale in età troppo avanzata e non abbiamo potuto riproporre la stessa squadra, come ha fatto la Spagna dopo aver vinto l'Europeo. Lippi ha cercato dei cambi anche rispetto alla Confederations Cup dello scorso anno e di portare qualcosa di nuovo, ma non è andata bene. Nessuno si sarebbe aspettato un Mondiale così, nessuno si aspettava che l'Italia finisse ultima nel girone. Nessuno si sarebbe aspettato questa mancanza di gioco: tutto mi sarei aspettato, ma non di uscire facendo due punti. Ai quarti o agli ottavi potevamo arrivare”.
“Ero fiducioso – continua il capitano - dopo la prima partita. Ci ha condizionato molto la mancata vittoria nella seconda gara contro la Nuova Zelanda. Nel primo tempo contro la Slovacchia c’è stata molta insicurezza, non riuscivamo a fare due passaggi di fila. Loro dovevano vincere a tutti i costi, eppure giocavano con tranquillità. La serenità ha fatto la differenza”.
Mancanza di personalità, di esperienza, volti nuovi che non hanno funzionato e qualcuno lasciato a casa che poteva essere utile: queste sono le domande più ricorrenti. E Cannavaro replica: “Quando indossi la maglia della Nazionale con 4 stelle sei obbligato a vincere, la pressione è automatica. E in campo c'era troppo timore di giocare, nelle facce dei miei compagni c'era troppa tensione. In condizioni normali, in un'altra sede, avremmo vinto queste 3 partite. E' una questione di esperienza. Alla mia prima partita ai Mondiali, nel 2-2 con il Cile a Francia '98, io e Nesta fummo massacrati: un Mondiale è un Mondiale”.
Sugli esclusi è categorico: “I nomi sono quelli di Cassano e Balotelli, no? Con tutto il bene che voglio ad Antonio, lui ha fatto due Europei e non li abbiamo vinti. Balotelli deve ancora dimostrare qualcosa. Non ci sono fenomeni in giro, inutile girarci intorno. Ora bisogna ricostruire e voltare pagina, l'unica strada passa attraverso i giovani. Ci sarà un nuovo tecnico, ci saranno nuovi giocatori: speriamo che la Nazionale torni a livelli importanti e in fretta”.
Cannavaro si separa dalla maglia azzurra dopo 136 presenze e da Lippi: “Il ct ha dimostrato ancora una volta tutta la sua grandezza. Ha difeso la squadra, ma noi sappiamo che la colpa va divisa in parti uguali. Penso che l'allenatore abbia fatto il suo lavoro come nel 2006. Per me si chiude un’esperienza meravigliosa: questa è una pagina nera, ma non può cancellare tante gioie e soprattutto il titolo di Campioni del Mondo”.