Prova di news dopo update
13 giugno 2021
mercoledì 25 aprile 2012
Una partita vera, e che sarebbe stata così Ferrara non nutriva dubbi neanche alla vigilia. E nemmeno l’Italia che dà spettacolo sul campo di Edimburgo contro una Scozia che non è proprio l’ultima arrivata sorprende il tecnico azzurro. Un 4-1 che la dice lunga su questa Under che vola in campo europeo e che non si risparmia di fronte alle amichevoli. “Abbiamo giocato una grandissima partita – sono le prime parole di Ferrara al triplice fischio – su un campo molto difficile, in un momento particolare della stagione. Nonostante le numerose assenze, il livello è stato molto alto; non avevo dubbi, perché sto lavorando con giovani di grande qualità e anche gli esordienti sono stati bravissimi. E’ stata una partita vera, con la Scozia che all’inizio ci ha creato qualche problema perché teneva un ritmo molto alto, ma noi abbiamo risposto con un ottimo fraseggio. E’ stata una bella conferma da parte di tutta la squadra, anche da quei ragazzi che non sono sempre con noi, ma che fanno parte di questo gruppo”.
Un test importante, arrivato a due mesi dall’ultima uscita amichevole contro la Francia a Cannes, e a circa quaranta giorni dalla ripresa delle qualificazioni europee, in programma il 4 giugno in casa della Repubblica d’Irlanda: “Anche se la squadra non era al completo – aggiunge Ferrara – era fondamentale valutare lo stato di forma e l’inserimento di nuovi elementi nell’economia del gioco. E, lo ripeto, sono più che soddisfatto perché le difficoltà c’erano e sono state superate nel migliore dei modi”.
Largamente rimaneggiata a causa delle numerose assenze dettate dai ritmi del campionato, l’Under (che gioca con il lutto al braccio in memoria di Piermario Morosini, per il quale è stato anche osservato un minuto di silenzio) scende in campo con il 4-3-3: Colombi in porta, in difesa Donati, Caldirola, Capuano e Crescenzi, a centrocampo, Rossi, Verratti e Florenzi, in attacco l’esordiente Sansone, Immobile e Insigne. Subito all’attacco gli Azzurrini che, dopo 8’ di gioco, sono già in vantaggio: cross dalla destra di Donati, colpo di testa vincente di Florenzi.
Caparbia e determinata, la giovane Italia gioca a testa alta, fa girare con sicurezza la palla, sciupa tre nitide occasioni da gol con Immobile, a tu per tu con il portiere, senza mai rischiare nulla. Fino al 29’ quando la Scozia prima colpisce il palo e quattro minuti dopo, approfittando di una palla persa sulla tre quarti, si spinge in avanti e trova il pareggio con Mackay-Steven che realizza a porta vuota.
Nella ripresa la girandola delle sostituzioni inizia con Pinsoglio in porta al posto di Colombi, Antei in difesa per Caldirola e Crimi a centrocampo per Fausto Rossi. Il copione non cambia: sono gli Azzurrini a dettare i ritmi della partita e a costringere gli scozzesi a difendersi dai ripetuti attacchi, uno dei quali va a buon fine al 10’. Azione di marca pescarese, avviata da Verratti: passaggio filtrante per Immobile, che di piatto destro riporta l’Under in vantaggio e realizza la sua prima rete in maglia azzurra.
Continua a pressare l’Under, che al 21’ colpisce la traversa con un tiro di potenza a incrociare di Sansone. Al 31’ arriva il 3-1 su punizione: dalla lunetta Insigne con un tiro a giro scavalca la barriera e sorprende l’estremo difensore scozzese.
E’ arrivato il momento di buttare dentro gli ultimi arrivati: al 32’ tre esordi per l’Italia con De Sciglio che sostituisce Donati, Viviani per Florenzi e De Luca per Sansone. Poco dopo è il turno di Longo, anche lui al debutto, che entra al 39’ e al 45’ realizza il suo primo gol – l’ultimo della serata - con un destro basso a incrociare che supera il portiere in uscita.
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