Italia, si parte su un palcoscenico storico: al Maracanà c’è il Messico
sabato 15 giugno 2013
Finalmente ci siamo. Dopo tanto parlare, per l'Italia è arrivato il momento di scendere in campo. Gli azzurri esordiranno in questa Confederations su un palcoscenico storico: il rinnovato stadio Maracanà di Rio De Janeiro e lo faranno davanti allo stadio esaurito, perché qui la fame di calcio non ha uguali, anche perché il Brasile non organizza una competizione ufficiale dal 1950. Avversario degli azzurri il rognoso Messico, una squadra contro la quale l'Italia non vince dal lontano 1993. Quel 20 gennaio furono Roberto Baggio e Paolo Maldini a siglare il 2-0 finale. L'ultima volta che Italia e Messico si sono incontrati è stato tre anni fa prima del mondiale sudafricano e fu una partita da dimenticare con la prima ed unica sconfitta per 2-1. Quella gara coincise con l'infortunio ad Andrea Pirlo che poi praticamente mancò per tutto il mondiale in terra africana. Proprio Andrea Pirlo contro domani sera festeggia un traguardo che in pochi hanno raggiunto: le cento presenze con la maglia della Nazionale. Meglio di lui solo Fabio Cannavaro, Gianluigi Buffon, Paolo Maldini e Dino Zoff. Per il centrocampista bianconero una festa nello stadio che può essere considerato di diritto il tempio del calcio.
Ad arbitrare la gara l'arbitro Cileno Henrique Osses alla prima assoluta con gli azzurri.
Italia che arriva a questo appuntamento dopo il deludente pareggio con Haiti, che ha fatto capire a Prandelli che c'era bisogno di recuperare energie, e allora programma stravolto e una sola seduta giornaliera al posto delle due in agenda. La mattina è servita soprattutto per rimettere benzina nelle gambe e smaltire i carichi di lavoro svolti a Coverciano nelle due settimane di lavoro prima della partenza per il Brasile. "Siamo qui per fare bene e cercare di arrivare in fondo - ha dichiarato al suo arrivo Prandelli - questa è una competizione con grandi squadre e noi vogliamo ben figurare".