Prova di news dopo update
13 giugno 2021
mercoledì 17 novembre 2010
Si riparte da una squadra tutta nuova, da un tecnico all’esordio sulla panchina dell’Under, ma soprattutto da una vittoria – firmata dalla doppietta di Macheda - contro la Turchia (2-1) che non conta per la classifica, ma che ha un peso non indifferente sul piano morale. La giovane Italia di Ferrara apre il nuovo ciclo con lo spirito giusto, in quella che è stata fino in fondo una partita vera. Con Fermo, la città che non tradisce (quattro vittorie su quattro gare giocate allo stadio Recchioni), che ha risposto con circa 6000 spettatori alla chiamata di questo gruppo pieno di entusiasmo, che in questo momento ha bisogno di calore e sostegno.
Poco più di un mese fa l’Under perdeva in un solo colpo Europeo e Olimpiadi, oggi ha dimostrato di essere pronta a ripartire sotto la guida di un tecnico passato anche lui per questa maglia, e con il contributo di un gruppo di giovani che hanno voglia di conoscersi e di imparare.
Primo tempo a fasi alterne da parte dell’Italia, che però ogni volta che si presenta agli ultimi sedici metri si rende sempre pericolosa. Ordine tattico e disciplina sono il filo conduttore di questa squadra completamente rinnovata, che mantiene il contatto con il passato grazie alla presenza di tre giocatori, Fabbrini, promosso capitano, Soriano e Destro che sono stati elementi fondamentali nel precedente ciclo. Tanti volti nuovi, tra i quali anche quello di Brosco, sfortunato all’esordio: al 15’, infatti, il difensore è costretto a lasciare il campo (gli subentra Camporese) a causa di un infortunio di gioco.
Al 22’ prima palla gol per gli Azzurrini, pericolosi con un colpo di testa di Destro, che il portiere turco è bravo a deviare d’istinto sopra la traversa. Al 40’ il vantaggio dell’Under: bella azione in velocità avviata da Macheda che dialoga con Fabbrini, il capitano restituisce palla all’attaccante che realizza di sinistro ad incrociare sul secondo palo.
Nella ripresa subito tre cambi: in porta Perin sostituisce Seculin, a centrocampo Gaindonato al posto di Soriano e in attacco Borini per Destro. Azzurrini in attacco con Borini abile nel palleggio, che al momento del tiro viene atterrato in area, ma lo svizzero Bertolini fa proseguire. Al 10’ Macheda parte sul filo del fuorigioco, a tu per tu con il portiere lo aggira e segna la sua seconda rete.
Dal quarto d’ora in poi Ferrara effettua altri cambi, inserendo tutti gli Azzurrini a disposizione in modo da vedere l’intero gruppo al lavoro e trarre le prime conclusioni. Saltano gli schemi, cala il ritmo e nel finale, complice una leggerezza difensiva, la giovane Italia subisce il 2-1 realizzato da Ismail Haktan. Ma Ferrara, come racconta al fischio finale, è soddisfatto: “Sono contento per l’impegno e la serietà che la squadra ha dimostrato in campo, tutti hanno dato il massimo e li ringrazio perché hanno capito lo spirito con il quale dobbiamo lavorare per il futuro. Sono dispiaciuto solo per il gol che abbiamo preso nel finale, ma ci sta: con tutte le sostituzioni, che del resto avevamo messo in preventivo, sono saltati gli schemi e comunque abbiamo davanti a noi tutto il tempo per migliorare. L’importante era che la squadra rispondesse come ha fatto, mantenendosi sempre corta, sempre viva, in una partita che è stata un ottimo test”.
Ferrara non ama fare distinzioni, ma questa volta fa un’eccezione: “Voglio ringraziare in particolare Romizi, viene dalla Lega Pro ed è senza dubbio un elemento interessante, ma soprattutto ha rappresentato lo spirito di questa Under”.
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