Fred e Neymar piegano un’Italia mai doma. Giovedì semifinale a Fortaleza
sabato 22 giugno 2013
Se Giappone-Italia era stata emozionante, anche la sfida con il Brasile non è stata da meno. Gli Azzurri conoscono la prima sconfitta in questa Confederations, perdono 4-2 con il Brasile di Neymar e si devono accontentare del secondo posto del girone. Ma la Nazionale di Prandelli nella ripresa ha spaventano la Selecao, ha sfiorato il 3-3 colpendo una traversa con Maggio e ha dimostrato anche una crescita dal punto di vista fisico. Giovedì a Fortaleza dovremmo ritrovare in semifinale la Spagna e l’Italia del secondo tempo potrebbe mettere in difficoltà le Furie Rosse. La speranza è di recuperare gli infortunati, con Montolivo e Abate che sono andati a fare compagnia a Pirlo in infermeria. E per il difensore del Milan la Confederations sembra ormai finita.
A Salvador De Bahia, in uno stadio tutto verdeoro, Prandelli deve rinunciare all’infortunato Pirlo e allo squalificato De Rossi e otpa per alcuni cambi per far riposare chi ha giocato di più. Cambia anche il modulo e dal 4-3-2-1 si passa al 4-2-3-1, con Buffon in porta, in difesa Abate e De Sciglio sulle fasce e Bonucci e Chiellini in mezzo. A centrocampo Aquilani e Montolivo, con Candreva, Diamanti e Marchisio dietro a Balotelli. Felipe Scolari schiera la miglior formazione possibile, incurante delle diffide che pendono sulla testa di Dani Alves e Thiago Silva. Fuori Paulinho per infortunio, al suo posto in mediana il laziale Hernanes e confermatissimo il 4-2-3-1 con Hulk, Oscar e Neymar alle spalle dell'unica punta Fred.
I primi cinque minuti sono tutti di marca verdeoro. Il Brasile, sospinto dai 50mila del Fontenova, si rende pericoloso con Hulk, che trova le braccia tese di Buffon a respingere il suo tiro. L'Italia, però, trova piano piano ritmo ed equilibrio e appoggiandosi a Balotelli riprende fiato. Gli Azzurri sono molto corti e chiudono i rifornimenti per le punte, anche se riescono poco a spingere in avanti. Sono le improvvise accelerazioni di Neymar a creare qualche grattacapo a Chiellini e compagni, poi al 25’ con l’infortunio di Montolivo Prandelli inserisce Giaccherini e l’Italia si ridisegna con il 4-4-1-1, con Diamanti alle spalle di Balotelli. Dopo un contrasto con Neymar anche Abate subisce un colpo alla spalla ed è costretto a lasciare il campo, al suo posto entra Maggio. Anche il Brasile deve effettuare un cambio per infortunio: fuori un malconcio David Luiz, dentro Dante. E proprio Dante al 46' trova il gol del vantaggio: punizione dalla destra di Neymar, testa di Fred, grande parata di Buffon, ma la palla finisce sui piedi di Dante, che da pochi passi e in fuorigioco mette alle spalle del portiere azzurro. L’Uzbeko Irmatov convalida ed è 1-0.
Ad inizio ripresa Prandelli cambia ancora e passa al 4-3-2-1 e l’Italia pareggia subito con la seconda rete in azzurro di Giaccherini. Spettacolare assist di tacco al volo di Balotelli, Giaccherini si invola verso la porta, Thiago Silva lo lascia andare via e il centrocampista della Juventus trafigge Julio Cesar con un gran diagonale di destro. Il pari dura, però, pochi secondi. Irmatov fischia una punizione al limite per fallo di Maggio su Neymar ed è lo stesso Neymar a trafiggere un sorpreso Buffon sul suo palo. Gli azzurri, però, non accusano oltremodo il colpo e provano a reagire proponendo anche qualche buona trama. Il Brasile approfitta di un'Italia sbilanciata e si porta sul 3-1 con un gran lancio di Marcelo che trova Fred, il centravanti resiste alla carica di Chiellini e batte Buffon in uscita. Lo stesso Chiellini si rifà riaprendo nuovamente la gara risolvendo di destro una mischia in area. Prandelli allora gioca la carta El Shaarawy, all'esordio in questa Confederations e poco dopo Maggio su angolo di Candreva colpisce la traversa con Julio Cesar battuto. Il Brasile sembra un po' sulle gambe, ma a pochi minuti dal termine arriva il gol che chiude definitivamente l'incontro. Lo segna ancora Fred, lesto a raccogliere una corta respinta di Buffon e a segnare il 4-2. Si vola a Fortaleza e domani si saprà se sarà ancora Italia-Spagna.