Prova di news dopo update
13 giugno 2021
mercoledì 16 novembre 2011
“Adesso abbiamo tutto il tempo per prepararci all’appuntamento di giugno contro l’Irlanda. Affronteremo delle amichevoli, una già in programma contro la Francia a febbraio: ci serviranno per consolidare il gruppo, ma anche per studiare nuove soluzioni. I ragazzi sono stati straordinari in questa prima parte del cammino: cresceranno ancora”: chiuso il 2011 con la quinta vittoria consecutiva e il comando del girone – staccata la Turchia che ha giocato una partita in più – , Ferrara si prepara a festeggiare il suo primo anno sulla panchina dell’Under 21. Guarda al futuro, il tecnico federale, accompagnato dalle certezze che gli hanno regalato gli Azzurrini, reduci dalla vittoria di Casarano contro l’Ungheria. Un pomeriggio di festa per la giovane Italia, circondata dall’affetto del pubblico, uno stadio esaurito con quattromila persone che hanno incitato la giovane Italia con calore ed entusiasmo dall’inizio alla fine.
Sedici partite con Ferrara in panchina, ben trentadue gol e quasi tutti firmati dagli attaccanti, gli ultimi da Gabbiadini e Paloschi. Un anno fa, il 17 novembre 2010, il debutto del tecnico federale sulla panchina azzurra a Fermo nell’amichevole contro la Turchia: partita vinta 2-1 dagli Azzurrini con doppietta di Macheda. Da subito il gruppo ha fatto sfoggio di carattere, personalità, spirito di squadra e quell’attaccamento alla maglia che tanto piace all’ex giocatore Ferrara. “Non trovo le parole per ringraziare questi ragazzi – ha detto il tecnico al fischio finale della gara di Casarano –è stata una partita dura per come si erano disposti in campo i nostri avversari: l’Ungheria puntava sulle ripartenze e per noi non è stato facile trovare gli spazi. La mia squadra, però, non ha mai concesso nulla, anche se in alcune circostanze abbiamo sofferto forse per aver abbassato troppo il baricentro del gioco. Purtroppo spesso sono costretto a scelte dolorose e a lasciare fuori qualcuno. Mi dispiace: basta guardare lo spirito che tutti mettono in campo, anche durante gli allenamenti, pur sapendo magari che il giorno dopo non giocheranno. Ma è proprio questo che ci permette di lavorare bene e in serenità e ci ha consentito di raggiungere risultati importanti”.
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