Iniziative

“Razzisti? Una brutta razza” fa tappa a Matera. Fiona May parla ai giovani calciatori

lunedì 28 settembre 2015

“Razzisti? Una brutta razza” fa tappa a Matera. Fiona May parla ai giovani calciatori

“Il razzismo è il frutto dell’ignoranza, bisogna parlare, educare e informare”, con queste parole Fiona May ha sintetizzato lo spirito di ‘Razzisti? Una brutta razza…e non li vogliamo allo stadio’ durante la conferenza stampa di presentazione della tappa materana del percorso educativo della FIGC, che si è svolta questa mattina nella sala Giunta ‘Nelson Mandela’ del Comune di Matera. La due giorni nella città dei Sassi, capitale europea della cultura 2019, è iniziata con un incontro con i media durante il quale sono stati introdotti i contenuti ed il programma dell’evento. 
Parlando del progetto, inaugurato lo scorso febbraio e che ha già fatto tappa nelle città di Firenze, Torino, Catanzaro, Bari e Cesena, la coordinatrice della Commissione integrazione della Federcalcio ha parlato così del fenomeno dell’intolleranza nello sport e non solo: “È una sfida molto difficile – ha spiegato Fiona May - bisogna fare qualcosa di concreto e in maniera continuativa, per questo la FIGC ha investito in un progetto ambizioso di 20 tappe su tutto il territorio nazionale incontrando i giovani che spesso, purtroppo, sono ignorati o poco considerati dalla società civile”. 
La stessa campionessa di atletica ha parlato ai giovani calciatori delle scuole calcio cittadine già nel pomeriggio a piazza San Pietro Caveoso, anticipando alcuni temi che saranno analizzati domani durante lo spettacolo previsto presso l’Auditorium del Conservatorio (inizio alle ore 11), al quale parteciperanno anche Gianni Rivera, monumento del calcio italiano e presidente del Settore Tecnico della FIGC, Franco Selvaggi, campione del mondo nel 1982 e capo delegazione della Nazionale Under 16, Carolina Morace, calciatrice e allenatrice di fama internazionale, e Annamaria Marasi, campionessa di volley che proprio a Matera ha scritto pagine indimenticabili vestendo la maglia della PVF.
“Lanciamo messaggi usando il linguaggio dei ragazzi, il talk show di Piroso va proprio in questa direzione perché fa riflettere con simpatia – ha continuato Fiona May - è un’idea che piace e coinvolge tutti, come ha confermato il successo delle tappe che si sono svolte fino ad ora. Voglio sin da ora ringraziare per le preziose collaborazioni sia l’amministrazione comunale, sia il Comitato Regionale FIGC-LND”.
In rappresentanza di tutto il calcio lucano, è intervenuto il presidente del CR Basilicata Piero Rinaldi: “Non nascondiamo le difficoltà del momento, ma confido molto nella cultura dell’accoglienza. Il razzismo è un male sociale che coinvolge tutti, anche se in Basilicata è un’emergenza non così marcata come da altre parti”. Rinaldi poi, parlando dell’iniziativa della FIGC, ha ribadito l’importanza del ruolo che svolge lo sport nell’ambito dell’integrazione: “Il calcio si presta come strumento di fratellanza, lo sport ha delle responsabilità e da parte nostra assicuriamo tutto il nostro impegno”.
In apertura di conferenza, l’Assessore allo Sport Massimiliano Amenta ha portato il saluto della cittadinanza ed ha ringraziato per aver scelto Matera per un evento di questa importanza: “Siamo orgogliosi di ospitare la tappa lucana del progetto della FIGC, in particolare per il tema che qui a Matera sentiamo molto visto che siamo città della pace e dei diritti umani”. “La scelta di aver affidato a Fiona May il compito di comunicare ai ragazzi è stata decisiva per il successo dell’iniziativa – ha concluso Amenta – non faremo cadere nel nulla le parole di Fiona e le terremo bene a mente per tutte le altre iniziative che organizzeremo su questo argomento”.