Dal 14 al 21 marzo oltre 7mila atleti con e senza disabilità intellettive, provenienti da ogni parte del mondo, hanno gareggiato in 24 discipline sportive ai Mondiali Special Olympics che si sono svolti per la prima volta ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi.

A rappresentare l’Italia 115 Azzurri, che si sono resi protagonisti di una grande rivoluzione di prospettiva toccando, attraverso lo sport, temi fondamentali del nostro tempo come l’accettazione di tutte le diversità e la piena inclusione. Particolare rilievo in tal senso ha assunto lo sport unificato, dove l’Italia si è rivelata una bella sorpresa con il quarto posto conquistato dal calcio a 7. Sul podio è salita invece la squadra azzurra del calcio a 5, che ha vinto la medaglia di bronzo.

Anche quest’anno la FIGC è stata presente al fianco degli atleti di Special Olympics, rinnovando una collaborazione iniziata nel 2002, diventata poi sempre più stretta e continuativa a partire dal 2011. La Federazione ha partecipato per la quinta volta a questo genere di manifestazione a sostegno dell’organizzazione attraverso la fornitura di materiale per la squadra di calcio arrivata terza.

“I nostri atleti Azzurri faranno tesoro di questa esperienza appena vissuta - dichiara Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale di Special Olympics – e manterranno alte nel tempo l’autonomia e l’autostima raggiunte in questi giorni. Loro sono i Game Changers, così Special Olympics li ama chiamare in tutto il mondo, coloro che non si arrendono alle difficoltà e, se pensano che siano sbagliate, le regole del gioco le cambiano. Hanno rivoluzionato le prospettive da cui guardare le persone con disabilità intellettive, hanno vinto tante medaglie ad Abu Dhabi, ma soprattutto hanno vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque li abbia guardati giocare. Il tutto ancora una volta attraverso lo straordinario potere dello sport”,

  
I prossimi Mondiali Special Olympics si terranno nel 2023 in Germania, a Berlino.