Per rispondere alla sfida sempre crescente della sostenibilità ambientale, la Commissione Europea ha assegnato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ad altri sette partner internazionali, un nuovo progetto UE denominato ‘LifeTACKLE’, sovvenzionato in partnership con il programma Life Environment. TACKLE si propone di migliorare la gestione degli eventi calcistici sotto il profilo della tutela dell’ambiente e focalizzare l’attenzione sulle tematiche ambientali in ambito calcistico coinvolgendo gli stakeholders al massimo livello – Federazioni calcistiche, Clubs, Manager degli stadi e tifosi.
Il progetto supportato dalla UEFA, ha come partners le federazioni calcistiche europee di Italia (FIGC), Romania (FRF) e Svezia (SvFF), il network media indipendente pan-europeo Euractiv, l’ACR+ (The Association of Cities and Regions for Recycling and sustainable Resource management) con le sue affiliate AMIU e LIPOR, ovvero le aziende di gestione e smaltimento rifiuti delle città di Genova e Porto.
‘Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio’
La FIGC, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna e il contributo fattivo di Lega Serie A, LNPB, Lega Pro, LND, AIC, AIAC, dei partner FIGC Eni e Lete, di Sport e Salute e del consorzio CoRiPet, ha sviluppato la ‘Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio’, strumento che ha l’obiettivo di ridefinire il perimetro organizzativo e operativo nell’ambito degli eventi calcistici. La Carta è stata elaborata a beneficio della famiglia del calcio italiano e scaturisce dall’esperienza compiuta da FIGC nell’ambito del progetto LifeTackle. In un’ottica di continuità, si propone di definire le linee guida funzionali a una applicazione pratica dei principi di sostenibilità ambientale in termini di governance, gestione delle infrastrutture, gestione degli eventi, partnership e coinvolgimento di stakeholders e tifosi.
L’adesione alla ‘Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio italiano’ è libera e aperta a tutti i club italiani, sia professionistici che dilettantistici, e viene concessa mediante la compilazione di un modulo fornito dalle rispettive leghe di appartenenza, attraverso il quale il club fornisce una manifestazione di interesse nei confronti delle tematiche proposte. I club aderenti verranno inseriti in un elenco apposito e successivamente coinvolti da FIGC nell’ambito della gestione delle iniziative che verranno intraprese. È noto come nel corso degli anni federazioni europee, leghe, club e associazioni afferenti alla famiglia del calcio abbiano maturato una sempre maggiore consapevolezza sulla necessità di adottare misure volte a ridurre l’impatto ambientale nell’ambito dell’attività calcistica, sia in fase progettuale che operativa, e come tale orientamento possa generare valore sotto il profilo della responsabilità sociale.
A tale proposito va ricordato che nell’ambito della ‘Sustainability Strategy’, la UEFA ha individuato ben quattro indirizzi di intervento in materia di sostenibilità ambientale: economia circolare, contrasto al cambiamento climatico, sostenibilità degli eventi, sostenibilità delle infrastrutture. Una impostazione programmatica che condivide gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 dell’ONU (Sustainable Development Goals), volti a sollecitare un consumo responsabile delle risorse, nonché a favorire lo sviluppo di interventi in favore del clima e dell’adeguamento dei centri abitati.
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