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Polonia, eccellenze e fonetica…

martedì 1 maggio 2012

Polonia, eccellenze e fonetica…

La Polonia, oltre a esse la nazione ospitante di Euro 2012 in compartecipazione con l’Ucraina, è una terra che ha contribuito in modo importante alla cultura europea, attraverso la scienza, l’arte e le azioni dei suoi figli più famosi. Sfortunatamente per il popolo polacco, a causa del vezzo europeo, in voga nei decenni passati, di adattare alla propria lingua madre la scrittura di nomi e cognomi stranieri, molte delle eccellenze polacche non sono comunemente identificate come tali.

Di fatto, molte delle persone che non si siano interessate alla Polonia, per ragioni personali o di studio, sono solite associare al paese centroeuropeo meramente la figura di Karol Wojtyla, passato alla storia come Papa Giovanni Paolo II, oppure, alcuni amanti del calcio, quella del giocatore e allenatore Zbigniew Boniek.

Ma la Polonia ha fornito al mondo altre figure di massimo spessore culturale.

Il celebre astronomo, padre della teoria eliocentrica, che noi conosciamo come Niccolò Copernico (1473-1543), non nacque in Italia, bensì nella cittadina polacca di origine teutonica Torun; per di più, il suo vero nome non era Niccolò, ma Mikolaj, e il suo cognome non era Copernico, ma Kopernik.

E che dire del noto compositore e pianista Frédéric François Chopin? Francese? No! Lo era solo il padre. Lui era polacco, nato a Zelazowa Wola, vicino a Varsavia, nel 1810 e registrato all’anagrafe come Fryderyk Franciszek Chopin.

Simile destino accadde alla grande Marie Curie, vincitrice di due premi Nobel, uno per la fisica e uno per la chimica. Anche lei non era francese, dato che “Curie” era semplicemente il cognome acquisito dal marito francese Pierre Curie. Nata a Varsavia nel 1867, da signorina si chiamava Maria Sklodowska.

Henryk Adam Aleksander Pius Sienkiewicz è invece decisamente polacco, come dimostrano inequivocabilmente i suoi nomi e il suo cognome. Tuttavia l’opera che ha contribuito a fargli vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1905 e a dargli notorietà, sembra non essere decisamente opera di un polacco. Trattasi del romanzo “Quo vadis?”, ambientato nella Roma imperiale dei tempi di Nerone.

Cosa dire invece del regista Roman Polanski? Lui, che per ragioni fonetiche sembrerebbe polacco, “burocraticamente” parlando è nato a Parigi, benché i suoi genitori (padre polacco e madre russa) si siano trasferiti a Cracovia, quando il piccolo Roman aveva solo 3 anni. Curioso il fatto che in questo caso sia poi avvenuto il processo di traduzione inverso, dato che il nome reale di Polanski è Rajmund Roman Thierry Liebling.