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BRESLAVIA: il cuore della Slesia

lunedì 24 ottobre 2011

BRESLAVIA: il cuore della Slesia

La storia di Breslavia (in polacco "Wroclaw") iniziò alla fine del X secolo d. C. A quei tempi si chiamava Vratislavia, ed era appena diventata sede del primo vescovato di Slesia. La città si espanse e divenne velocemente un centro commerciale tanto importante da essere proclamata capitale del ducato di Slesia. Distrutta e bruciata dai Mongoli nel 1241, e ricostruita attorno all'attuale "Rynek" (Piazza del Mercato), venne parzialmente popolata da genti germaniche, che iniziarono a chiamarla "Breslau". Nel 1335 il ducato di Slesia fu annesso alla Bohemia, mentre la città si stava nuovamente affermando come importante centro commerciale. Nel 1526 Breslavia fu conquistata dagli Asburgo. Le incursioni di Federico II del XVIII secolo portarono la città sotto la bandiera prussiana, che continuo a sventolare al cielo di Breslavia fino all'invasione napoleonica del 1806. Con la caduta dell'imperatore francese, Breslavia tornò sotto la dominazione prussiana/tedesca. Il 7 maggio del 1945 le Armate Rosse occuparono la città, che ritornò alla Polonia a seguito del Trattato di Postdam siglato nello stesso anno. Solcata dal fiume Oder, e soprannominata "la Venezia polacca" per via degli innumerevoli canali che la attraversano, è la quarta città più popolosa della Polonia, con quasi 640.000 abitanti. Lo stadio Municipale di Breslavia (Stadion Miejski), che il prossimo 11 novembre sarà teatro dell'amichevole tra Polonia e Italia, è stato appositamente costruito per ospitare alcuni incontri del Campionato Europeo 2012. L'impianto, capace di ospitare 42,771 persone, sarà inaugurato proprio dalla partita tra gli uomini di Franciszek Smuda e Cesare Prandelli.