In trasferta

BELGRADO: la "Città Bianca"

lunedì 3 ottobre 2011

BELGRADO: la

Adagiata tra il Sava e il Danubio, la capitale della Serbia conta più di 1,7 milioni di abitanti. La sua collocazione geografica le valse il soprannome di "porta" dei Balcani ed "entrata" dell'Europa centrale. Città tra le più antiche d' Europa (l'area su cui sorge era abitata sin dal Neolitico), è il centro culturale, scientifico e artistico dello stato slavo. I Romani la chiamavano "fortezza" Singidunum (nome che deriva dal celtico Singidun), ma furono i Bizantini del secolo XI a darle il nome che conserva tutt'ora e che significa "Città Bianca". Dal XVI al XIX secolo, salvo qualche temporanea ma ripetuta invasione austriaca, la città fece parte dei territori turchi, fino all'indipendenza ottenuta nel 1878. Dal 1918 al 1929 Belgrado è stata capitale del Regno dei Serbi-Croati-Sloveni. Durante la Seconda Guerra Mondiale la città subì i bombardamenti nazisti; venne occupata e quindi liberata dall'Armata Rossa nel 1945. Il maresciallo Tito ne fece la capitale della Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia. Nel 1999, durante la guerra del Kosovo, la Città Bianca subì i bombardamenti della NATO, i cui segni sono tuttora visibile in alcuni edifici volutamente non ricostruiti dalla popolazione serba, quali ad esempio i palazzi del Ministero della Difesa. Dopo lo scioglimento della Iugoslavia e dell'Unione Statale di Serbia e Montenegro, Belgrado è rimasta capitale della Repubblica di Serbia. Lo stadio in cui il 7 ottobre avrà luogo la gara di qualificazione a Euro 2012 tra Serbia e Italia è lo "Stadion Crvena Zvezda", in italiano "Stadio Stella Rossa". L'impianto, che ospita le gare casalinghe della gloriosa Stella Rossa di Belgrado, ha una capienza di 55.538.