1974

In germania un'eliminazione "precoce"

1974

La Nazionale parte per i Mondiali del 1974 in Germania carica di tensioni. Il problema della convivenza tattica di Mazzola e Rivera tiene tutti sulla corda, sono molti quelli che pensano che la presenza in campo di due campioni sia un lusso che l’Italia non può permettersi. Primo fra tutti Giorgio Chinaglia, che espone il problema a Valcareggi creando un vespaio di polemiche: tutto succede alla vigilia dell’esordio nella Coppa del Mondo a Monaco di Baviera il 15 giugno 1974.

Con queste premesse, in campo succede di tutto: Chinaglia, sostituito, s’infuria e manda a quel paese il commissario tecnico mentre i compagni si schierano con Mazzola e “abbandonano” Rivera.Dopo aver battuto Haiti e pareggiato con l’Argentina, la Nazionale Azzurra si trova di fronte la Polonia, già qualificata, mentre all’Italia serve un punto per passare il turno. Concluso il primo tempo con la Polonia in vantaggio per 2-0, gli Azzurri riescono ad accorciare le distanze con Capello a cinque minuti dal fischio finale.

E con questa sconfitta finisce l’avventura dell’Italia ai Mondiali di Germania. Probabilmente termina anche il ciclo di una squadra nata sulle rovine della Corea nel 1966, che si è affermata a Roma nel 1968 (conquistando il titolo di campione europeo) e nel 1970 in Messico. L’eliminazione, avvenuta per differenza reti, brucia ancora di più delle polemiche che l’hanno accompagnata anche perchè la sconfitta con la Polonia, che ha dato lezione di gioco e di tattica, è ben più netta di quanto non dica il risultato.