Storia

Storia SGS

Il Settore Giovanile e Scolastico è la struttura della Federazione che, a livello capillare, promuove, sviluppa, regolamenta e monitora le attività giovanili di carattere sportivo e formativo di ogni provincia del Paese, coinvolgendo complessivamente ogni anno circa 700mila tra ragazzi e ragazze dai 5 ai 16 anni, dai Piccoli Amici agli Allievi Under 17 e oltre 120mila alunni considerando il mondo della scuola. Numeri imponenti, frutto di un lavoro e di una pianificazione figlia di una storia prestigiosa che dal primo dopoguerra ha determinato la crescita tecnica e sociale di intere generazioni di giovani atleti e atlete.

Istituito inizialmente come Lega Giovanile nel 1947, il nuovo, voluto con decisione dall'allora Presidente della Federcalcio, Ottorino Barassi, ha il compito di divulgare tra i giovani il gioco del calcio, assicurando loro un'attività organizzata esclusivamente tra coetanei e, quindi, più produttiva. La costituzione della struttura viene affidata a una Commissione di esperti, attraverso la quale vengono creati un Organo centrale, articolato in periferia in Comitati Regionali, Provinciali e Locali, affidati inizialmente a Commissari, da sostituire poi con Organismi Direttivi democraticamente eletti. Un’operazione che delinea le direttive sportivo-organizzative da seguire per consentire ai ragazzi tra i 10 e i 20 di accedere alla pratica calcistica presso per una società nella provincia di sua residenza.

Dopo i primi 11 anni di intensa attività, nel corso dei quali viene varato un importante piano di istruzione tecnica di base, con l'organizzazione di corsi specializzati per allenatori, la creazione dei N.A.G.C. (Nuclei Addestramento Giovani Calciatori) e l’istituzione del Premio di Preparazione, la Lega Giovanile entra a far parte dei Settori Tecnici della Federazione, assumendo la denominazione di Settore Giovanile. Un passaggio che in primis, per motivazioni tecniche e fisiologiche, fissa i limiti di età per i giovani calciatori a diciotto anni e contestualmente determina la nascita della cosiddetta Coppa Primavera per Rappresentative. Un torneo per le formazioni rappresentanza delle diverse zone del territorio italiano, che diventerà il più importante Torneo organizzato dalla F.I.G.C.

Nel lustro successivo il Settore Giovanile muove ulteriori passi, iniziando a occuparsi di aspetti gestionali e di maggior sviluppo, attraverso l’organizzazione dei primi Corsi per Dirigenti, la suddivisione nelle tre categorie federali (società professionistiche, società semiprofessionistiche e società dilettantistiche), che costituisce un ulteriore balzo in avanti nella valorizzazione delle qualità tecniche, fisiche ed agonistiche, nonché l’istituzione del primo Campionato Nazionale Allievi.

In un’ottica di crescita sempre maggiore, gli anni Settanta rappresentano un periodo di grande innovazione e sperimentazione per l’intera progettualità della struttura. Oltre a un programma di reclutamento per nuovi arbitri, avviato d’intesa con il Settore Arbitrale, attraverso le società e i tesserati, le principali novità riguardano gli aspetti tecnici. Nel 1973 viene fondato a Roma il Centro Calcio Federale, che diventerà presto un punto di riferimento di rilievo per l’Attività di Base; viene abbassato il limite per l'età pre-agonistica a 8 anni e pertanto l'attività del Settore viene ristrutturata in quattro categorie: Pulcini (8-11 anni), Esordienti (11-13), Giovanissimi (13-15) ed Allievi (15-17) e nel 1976 Il calcio viene inserito per la prima volta nei programmi sportivi previsti dal Ministero della Pubblica Istruzione, a cui farà seguito l’istituzione della Commissione per l'attività scolastica, alla quale fanno capo i 100 Delegati Regionali e Provinciali dell'Attività Scolastica, con il compito di promuovere il calcio nel mondo scolastico. Da un punto di vista agonistico, invece, si svolge il primo Campionato Nazionale Allievi Professionisti, destinato a diventare la più importante vetrina dei giovani talenti del calcio italiano.

Nello stesso anno, il CONI, con l’abolizione dei NAGC, istituisce i CAS (Centri di Avviamento allo Sport), che interessano tutte le discipline sportive ed emana precise disposizioni relative agli aspetti tecnici, agonistici ed organizzativi. Per quanto riguarda il calcio, in collaborazione con il Settore Tecnico, vengono organizzati dei corsi specialistici per preparatori giovanili, al fine di fornire alle società elementi preparati ed idonei a svolgere il delicato compito della preparazione dei giovani calciatori, favorendo la nascita dei Responsabili Tecnici Regionali e Provinciali anche per l’Attività di Base.

E’ il preludio al successivo rafforzamento del Settore che nel 1987, stringe i legami con il Ministero dell'istruzione, con gli ISEF e con gli Uffici Provinciali dei Coordinatori dell'Educazione Fisica e Sportiva, e affianca in via definitiva la denominazione di Scolastico a quella di Giovanile, dimostrando l’ampiezza della propria azioni, sia in ambito sportivo che didattico, sociale e culturale. Nel 1992, n accordo con la Direzione Generale della Scuola Elementare, viene attuato il "Progetto di attività motoria ad indirizzo calcistico", che segna la prima, importante tappa della crescita del calcio, visto come strumento educativo e socializzante, nel mondo della scuola. Mentre per ciò che attiene la parte sportiva vera e propria, nascono la Coppa Nazionale Giovanissimi per rappresentative regionali, che affianca la tradizionale Coppa Primavera, destinata agli Allievi e ricordato il Trofeo Sei Bravo a… Scuola di Calcio, che coinvolge i Pulcini in una serie di "giochi a confronto" di notevole valenza tecnico-didattica, destinati a prendere gradualmente il posto della cultura della sola partita.

Ricca di attività è la stagione del Cinquantenario, nel corso della quale viene elaborato il Progetto Sport per Tutti, che prevede la realizzazione di iniziative congiunte in ambito didattico-metodologico tra scuole e società sportive, che permettono a tutti gli alunni di praticare attività pre-sportiva e sportiva nella scuola, con la determinante collaborazione dei tecnici delle società calcistiche. Spicca, nel 2001, l’elaborazione della Carta dei Diritti dei bambini e dei Doveri degli adulti, un documento che si rivolge ai genitori, ai dirigenti sportivi e scolastici, agli insegnanti, agli educatori sportivi e agli atleti e che detta alcune linee-guida per un approccio didattico, che tenga conto dei bisogni dei bambini che frequentano le Scuole Calcio riconosciute dalla F.I.G.C., redatta dal Settore Giovanile e Scolastico, con il patrocinio dell'Unicef, del Telefono Azzurro e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In termini di iniziative, assumono infine carattere definitivo i due progetti per i diversi ordini di scuole (il Superclasse Cup per gli alunni delle Scuole Superiori e I Valori Scendono in Campo, che vede come destinatari gli alunni della Scuola Primaria) e si consolida il successo della manifestazione internazionale Grassroot's Festival.

Un percorso che in continuità con quanto attuato e messo in pratica in passato consente oggi al Settore Giovanile e Scolastico di svolgere il ruolo di guida, con particolare riguardo all’attività di base, a quella scolastica ed alle diverse iniziative in ambito sociale e nel campo della formazione, dell’aggiornamento e della tutela della salute e della sicurezza.

Con lo sviluppo dei Centri Federali Territoriali il Settore Giovanile è ritornato ad avere un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani calciatori. Uno sforzo di carattere tecnico e di enorme portata organizzativa che ha già condotto sul territorio una rinnovata e avanzata metodologia di allenamento propria delle nostre Nazionali e del nostro Settore Tecnico. Una formazione qualificata e certificata che si rivolge in primis ai tecnici delle società dilettantistiche oltre che naturalmente ai giovani calciatori del territorio. Ma anche una formazione culturale necessaria alla educazione dei giovani di oggi attraverso workshop dedicati sulle tematiche della tutela della salute, dell’etica e della psicologia dello sport in cui sono coinvolte direttamente anche le stesse famiglie.

Il Settore Giovanile e Scolastico ha quindi ripreso a pieno regime la propria missione statutaria consistente nel promuovere, disciplinare ed organizzare l’attività dei giovani calciatori perseguendo finalità tecniche, didattiche e sociali. A tal fine si è intervenuti direttamente nell’attività agonistica riformando i Campionati Giovanili delle Categorie Under 16, nonché Under 15 e Under 17 delle categorie professionistiche e portando a 6 i campionati nazionali gestiti direttamente dalla Federazione mentre nell’attività femminile è stato avviato un importante programma di sviluppo della categoria Under 15 in collaborazione con il Club Italia. 
Lo sviluppo tecnico è stato perseguito attraverso programmi formativi specifici tra cui l’organizzazione dei Centri Federali Territoriali, gli stage formativi Calcio+ (calcio femminile), i Futsal camp (Calcio a 5).