Storia

Donne in campo

1968: nasce la Federazione Italiana Calcio Femminile

Dopo una serie di iniziative e attività, spesso a livello locale, che vedono le donne protagoniste su un campo di calcio fin dagli anni ’30, quando a Milano viene fondato il Gruppo Femminile Calcistico, la costituzione ufficiale di una Federazione Italiana Calcio Femminile avviene nel 1968, quando, tra maggio e settembre, si disputa anche il primo campionato nazionale: le 10 squadre partecipanti sono suddivise in due gironi (Nord e Sud) e la finale scudetto, a Pisa, vede trionfare il Genova sulla Roma. Dopo soli due anni, l’attività femminile si scinde sotto due differenti enti: il 31 gennaio 1970 dieci società abbandonano la FICF e firmano l'atto costitutivo della Federazione Italiana Femminile Giuoco Calcio (FFIGC); vengono allora organizzati due campionati italiani che vedono imporsi due club (Real Torino e Gomma Gomma Milano). Solo nel 1972 le due Federazioni confluiscono nella Federazione Femminile Italia Unita Giuoco Calcio (FFIUGC) guidata dall’Avv. Giovani Trabucco che resterà in carica fino all'ingresso dell’attività femminile nella FIGC nel 1986. Tra il ’72 e l’86 si strutturano i Campionati Nazionali (Serie A e B), Interregionale (Serie C) e Regionali (Serie D), nonché l'attività giovanile a livello provinciale. Nel 1980, a Bergamo, viene costituita l'Associazione italiana calciatrici presieduta dalla professoressa Annamaria Cavarzan. Nel 1983 la FIGC Femminile verrà riconosciuta come aderente al Coni e si cominciano ad organizzare le strutture regionali e provinciali ai quali viene affidata l'attività promozionale. Il settore arbitrale è gestito attraverso il ricorso ad arbitri "dismessi" dalla FIGC, oltre all’organizzazione di corsi per arbitri riservati ai campionati femminili.

L’ingresso nella FIGC e lo sviluppo della DCF 

Nazionale Italiana Protagonista ai Mondiali USA 1999

Nel 1986 l'attività femminile viene inquadrata nella LND con la costituzione del Comitato Calcio Femminile. Nel 1989 viene nominato il primo presidente, Maurizio Foroni, al quale succedono prima Evelina Codacci Pisanelli (1991) e poi Marina Sbardella. I campionati si strutturano su una Serie A a 14 squadre e una Serie B su due gironi di 12 squadre ciascuno, per poi passare ad una A a 16 e una B in tre gironi da 10. Il 1 maggio 1997 le società militanti nei campionati nazionali di serie A e B eleggono il Presidente della Divisione Calcio Femminile: Natalina Ceraso Levati che resterà in carica fino al 2009. Dal punto di vista della comunicazione e del marketing sono molteplici le attività implementate dalla Divisione. La nuova riforma dei campionati porta ad una serie A con 16 squadre e una serie B con 14 squadre divise in tre gironi (poi dal 1998 4 gironi da 12 e dal 2002 l’istituzione della Serie A2).

La Torres si aggiudica la Supercoppa sul campo di Taormina 1999

Viene istituita la Supercoppa da disputarsi fra la vincente la Coppa Italia ed il campionato di Serie A. Viene istituito il torneo Under 14 per rappresentative regionali per incrementare il numero delle praticanti e dal 2000 prende vita il torneo under 20 per le società di A e B (poi Campionato Primavera). Sul fronte delle Squadre Nazionali, è la stessa Divisione, tra il 1997 e il 2001 a gestire l’attività per conto della FIGC: l’Italia in questa fase sfiora la vittoria europea in due occasioni (2° posto) nei campionati in Svezia e in Norvegia. Nel 2000 viene creata la prima divisa ideata appositamente per la Nazionale femminile. Nel contesto di un crescente interesse, con un costante incremento di tesserate e società, la Nazionale femminile partecipa anche al Mondiale in USA. Nel maggio del 2000 il Comitato Esecutivo Uefa approva la proposta d’istituire una competizione europea per squadre di club femminili: nasce la UEFA Women’s Cup. Al tempo stesso, dal 2003 in Italia viene organizzata la “Italy Women’s Cup”, un torneo internazionale per club italiani e stranieri. In questi anni la DCF sostiene importanti iniziative di solidarietà, la più solida quella con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla con un calendario dall’ampia diffusione, e promuove le iniziative “Arte per il calcio femminile”, un’iniziativa benefica nel giorno della festa della donna, e “Festa della Mamma” a sostegno di Trenta ore per la vita. Nel 2009 si conclude l’esperienza della Presidente Ceraso Levati: lascia un movimento passato da 1.688 tesserate (nel 1997), a oltre 25.000. Le squadre partecipanti ai campionati Nazionali (Serie A, A2 e B) sono 88. A raccogliere il testimone è Giancarlo Padovan, giornalista di lungo corso, direttore di Tuttosport e grande conoscitore del calcio femminile avendo ricoperto il ruolo di assistente allenatore del Fiammamonza per due stagioni, selezionatore della Rappresentativa regionale del CR piemonte e Valle d’Aosta e allenatore del Torino femminile in Serie A per tre stagioni. In questo periodo, nel 2009 la Nazionale Femminile Under 19 guidata dal tecnico federale Corrado Corradini vince l’Europeo di categoria in Francia battendo in finale la Norvegia per 1-0: ad oggi è ancora l’unico trofeo internazionale per l’Italia.

2011: nasce il Dipartimento Calcio Femminile

Nel 2011 la Divisione Calcio Femminile viene commissariata, e il Presidente LND Carlo Tavecchio assume la carica di Commissario. Nella stagione 2011/2012 sono 61 le società partecipanti ai campionati nazionali, 11.500 circa le calciatrici tesserate. L’11 gennaio 2013 il Consiglio Federale ratifica la nascita del Dipartimento Calcio Femminile incardinato all’interno della Lega Nazionale Dilettanti. Il Vice Presidente LND Antonio Cosentino è il primo delegato alla disciplina. Il 2013/2014 è l’ultima stagione con 16 squadre in Serie A (saranno 14 dal 2014, 12 dal 2015) e sono in tutto 69 i club partecipanti ai campionati nazionali. La Serie A2 cambia denominazione in Serie B. Nel ruolo di Delegato per il calcio femminile vengono nominati prima Rosella Sensi (ottobre 2015) e poi Sandro Morgana (aprile 2016). Tra le iniziative, grazie alla partnership con TIM viene promosso il tour “Donne in gioco” per la promozione e lo sviluppo della disciplina.

Il piano di sviluppo varato dalla FIGC e l’ingresso dei club professionisti

Danone Nations Cup Under 12

Già dal 2013, con la costituzione della Commissione per la promozione e lo sviluppo del calcio femminile (10 gennaio 2013), ma soprattutto dall'inizio della Presidenza Tavecchio, la FIGC avvia una serie di attività e iniziative per il rilancio del calcio femminile in Italia. Dall'agosto 2015 è istituito un Comitato Esecutivo per il calcio femminile (31 agosto 2015), un organo più snello e operativo per le decisioni strategiche sull'attività. Da un punto di vista operativo, viene costituita, all'interno dell’Area Sviluppo, un’unità dedicata allo sviluppo e alla promozione del calcio femminile, alla quale è demandato il coordinamento sulle attività femminili all'interno della F.I.G.C., sui programmi di finanziamento (FIFA, UEFA), sulle attività territoriali svolte tramite il Settore Giovanile e Scolastico, sui Rapporti con il Dipartimento Calcio Femminile della L.N.D. e con le componenti tecniche. La FIGC riafferma così la propria titolarità sulla strategia di sviluppo del settore e il 26 marzo 2015 il Consiglio Federale approva le Linee programmatiche con lo scopo di avviare un programma di rilancio del movimento calcistico femminile in Italia, finalizzato a produrre un miglioramento degli standard in termini quantitativi e qualitativi. Un programma che riforma la governance, la dimensione sportiva, il sistema licenze, le Squadre Nazionali, le attività di comunicazione e marketing, nonché l’attività giovanile e di formazione, il tutto creando sinergie tra Calcio a 5 e Calcio a 11. Viene aumentato il numero di Squadre Nazionali, completando gli staff con figure professionali e specializzate al fine di garantire una maggiore qualità a livello tecnico; vengono implementate le attività sul fronte giovanile e nelle scuole, con iniziative come ad esempio il ‘Womens football day’, i ‘Campionati studenteschi/Ragazze in gioco’, il ‘Torneo per Rappresentative Regionali Under 15’, l’evento ‘Calciopiù’. Di particolare rilievo è l’avvio del progetto dei Centri Federali Territoriali che si rivolge anche alle giovani calciatrici e che fino al 2020 permetterà il monitoraggio di 3500 ragazze, puntando in 10 anni ad inserire nel programma formativo più di 5000 calciatrici. E al tempo stesso un’altra competizione che a livello giovanile consente di sviluppare la base del calcio femminile è la “Danone Nations Cup” istituita dal 2015/2016: disputata su base annuale, rappresenta il campionato più grande al mondo di calcio giovanile Under 12 e in Italia si disputa completamente a livello femminile con la partecipazione di tutti i club di Serie A e Serie B, che si giocano il trofeo nazionale (vinto nell’ordine da Roma, Juventus e Inter) e la partecipazione alla Fase Finale Mondiale. Dal 2014, nella Hall of Fame del Calcio italiano, il premio riservato alle leggende del nostro calcio, viene istituita la categoria ‘Calciatrice italiana’: ne sono entrate a far parte Carolina Morace, Patrizia Panico, Melania GabbiadiniElisabetta Vignotto e Milena Bertolini.

Nelle ultime tre stagioni sportive, grazie al percorso di riforme avviate dalla FIGC, numerosi club professionisti entrano nel calcio femminile con una propria squadra, dando un ulteriore impulso di crescita al settore. La Fiorentina nel 2016/17 vince Scudetto e Coppa Italia, l’anno seguente è la volta della Juventus laurearsi, alla sua prima esperienza in Serie A, Campione d’Italia dopo lo spareggio con il Brescia, mentre è ancora la Fiorentina ad imporsi in Coppa. Il club bianconero, poi nella stagione 2018/19 centra l'accoppiata Scudetto - Coppa Italia, perdendo solo la Supercoppa per opera della Fiorentina, nella prima stagione nella quale tutta l'attività di vertice è gestita direttamente dalla FIGC. Il percorso avviato negli ultimi anni aveva indotto infatti il Commissario Straordinario Roberto Fabbricini ad inquadrare la Divisione Calcio Femminile, per le attività del Dipartimento Calcio Femminile, nella Federazione Italiana Giuoco Calcio, dall’inizio della stagione 2018/2019, che ha segnato l'ingresso nel movimento femminile anche di MilanRoma che acquisiscono i diritti dal Brescia e dalla Res Roma. A livello mediatico è un vero e proprio boom: Sky Sport acquisisce i diritti della competizione e trasmette ogni domenica alle 12.30 il posticipo, con risultati di ascolto altissimi. Al termine della stagione sono 29 i match trasmessi da Sky Sport (oltre a quelli prodotti dalle Club Tv delle società tra web e canali ufficiali TV), con il picco di Juventus - Fiorentina che alla 19a giornata registra 342.628 telespettatori medi (con 1.033.546 contatti) e uno share del 2,68%.

Dalla Serie B, al termine della stagione 2018/19, conquistano la promozione Inter e Empoli, che contribuiscono a rendere il campionato 2019/20 ancora più appassionante.

Nel 2016, inoltre, l’Italia ospita la Finale della UEFA Champions League: quella maschile a Milano e quella femminile a Reggio Emilia, altro grande evento internazionale che la FIGC sfrutta sul fronte della promozione dell’attività. A coronamento di questo percorso, l’8 giugno 2018 arriva anche la qualificazione della Nazionale Femminile alla Coppa del Mondo FIFA 2019 in Francia, 20 anni dopo l’ultima esperienza delle Azzurre in un Mondiale. Un risultato questo che conferma l’ottimo lavoro svolto a livello giovanile dalle Nazionali Femminili, qualificate entrambe alla Fase Finale dell’Europeo di categoria nella stagione 2017/18. 

L'avventura delle #RagazzeMondiali regala emozioni e conquista i tifosi italiani: l'Italia raggiunge per la prima volta i Quarti di Finale, vincendo il proprio girone con due vittorie su Australia e Giamaica e superando la Cina agli Ottavi, per poi arrendersi all'Olanda destinata a fermarsi solo in finale, battuta dagli Usa. Sui social, sul web e in tv le Azzurre diventano la notizia più coinvolgente, appassionano, fanno innamorare di loro un Paese intero, tanto che al termine della loro esperienza sono ricevute al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il sostegno dei tifosi per la Nazionale Femminile è confermato dai dati di ascolto: 20,8 milioni di telespettatori e share medio del 27,03% tra Rai 1 e Rai 2 per le 5 gare in Francia, con picchi strepitosi come il 37,90% nei quarti con l’Olanda o i 6,5 milioni della terza gara del girone con il Brasile. Un dato ancora più rilevante se si conta anche quello relativo a Sky Sport che ha trasmesso tutto il Mondiale: le Azzurre chiudono con 24,3 milioni di telespettatori in 5 gare, un record assoluto nella storia del calcio italiano. 

Record anche sul web e sui social: da uno studio Polk & Union  sui dati di TalkWalker - piattaforma di social media analytics e monitoring- il movimento, a pochi giorni dal lancio dei Social dedicati alle Nazionali Femminili, è riuscito ad ottenere con l’hashtag #ragazzemondiali oltre 151 mila menzioni e, solo considerando i 3 canali social ufficiali, una reach di circa 191.9 mila account unici generando oltre 72.2 milioni di impression.