Scomparso Andreotti. Abete: “Vicino allo sport con rispetto per i valori”
martedì 7 maggio 2013
“E' stato vicinissimo al mondo dello sport, sempre con un grande rispetto per i suoi valori e la sua autonomia”: così il presidente della Figc Giancarlo Abete ricorda Giulio Andreotti, il senatore a vita scomparso ieri a Roma. “Ha sempre seguito lo sport con grande passione - ha continuato Abete - ed era appassionato del mondo del calcio”.
Sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte degli Esteri, tre volte delle Partecipazioni Statali, due volte delle Finanze, del Bilancio e dell'Industria, una volta ministro del Tesoro, ministro dell'Interno, ministro dei Beni Culturali e delle Politiche Comunitarie, Andreotti è stato grande tifoso della Roma. A lui si deve la legge 91 del marzo 1981 sul professionismo sportivo, una legge ancora vigente che prevede un regolamento per i rapporti fra gli atleti professionisti e le società.
Tutto lo sport italiano piange la scomparsa del grande statista, che fu anche presidente del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Roma '60. Esprimendo vivo cordoglio, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia per tutta la settimana. In conseguenza anche la Figc ha disposto un minuto di silenzio in occasione delle gare di tutti i campionati in programma per la prossima giornata di campionato.
Andreotti aveva compiuto a gennaio 94 anni. Non ci saranno funerali di Stato né camera ardente. Le esequie - in forma ristretta per disposizione della famiglia - saranno celebrate oggi, alle ore 14 presso la parrocchia di San Giovanni dei Fiorentini, a Roma.