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Oggi il 31° anniversario della strage dell’Heysel. Il ricordo del Presidente Tavecchio

domenica 29 maggio 2016

Oggi il 31° anniversario della strage dell’Heysel. Il ricordo del Presidente Tavecchio

29 maggio 1985: 39 persone, per la maggior parte italiane, perdevano la vita allo stadio “Heysel” di Bruxelles a ridosso della finale di Coppa Campioni Juventus – Liverpool, una delle più grandi tragedie dello sport.

In quello stadio, oggi diventato “Re Baldovino” in attesa di essere demolito e ricostruito, la FIGC guidata dal Presidente Carlo Tavecchio accompagnato dagli Azzurri ha ricordato proprio qualche mese fa, in occasione dell’amichevole Italia – Belgio del novembre scorso, quella terribile tragedia con una cerimonia davanti la lapide posta nella tristemente famosa curva Z. In quella occasione, il calcio italiano ha voluto rendere un commosso omaggio, insieme a rappresentanti istituzionali delle federazioni italiana e belga, dirigenti della Juventus e soprattutto i componenti dell’Associazione dei familiari delle vittime dell’Heysel guidati da Andrea Lorentini: un omaggio che la FIGC promuove anche oggi nel 31° anniversario di quella serata nella quale 39 persone persero la vita senza un perché e tante famiglie persero per sempre i propri cari in uno stadio di calcio.

"Il ricordo della tragedia dell'Heysel – commenta oggi il Presidente Tavecchio - unisce il mondo del calcio e l'Europa intera. Il dolore e la dignità delle famiglie delle vittime rappresentano l'insegnamento più importante, a distanza di anni, per tutti coloro che amano il calcio, indipendentemente dai ruoli che ricoprono".

La FIGC in occasione della cerimonia del novembre 2015 aveva ufficialmente ritirato  la maglia della Nazionale n.39, che era stata poi autografata da tutti i calciatori ed esposta al Museo del calcio di Coverciano. Il giorno dopo, al 39’ di Italia – Belgio, le due squadre erano scese in campo con uno striscione a ricordo della tragedia (“29-5-85 we’ll never forget”) e al 39’ del primo tempo tutto lo stadio ha iniziato ad applaudire mentre i nomi delle 39 vittime, tutti insiemi, uno per uno, senza distinzioni di nazionalità o fede calcistica, sono stati ricordati sui led a bordo campo.

Oggi, 31 anni dopo, il calcio italiano non dimentica le vittime dell’Heysel.