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Dal Club Italia alla giustizia sportiva, tutte le azioni della FIGC per ridare credibilità al Sistema Calcio

In occasione del Comitato di Presidenza Gravina ha tracciato un bilancio e indicato le prossime mosse: “Le nostre proposte iniziano ad avere forma e contenuto”

giovedì 14 marzo 2019

Dal Club Italia alla giustizia sportiva, tutte le azioni della FIGC per ridare credibilità al Sistema Calcio

Restituire credibilità al Sistema Calcio, riempiendo di contenuto il concetto di sostenibilità: è questo il modello di indirizzo della nuova governance, ribadito questa mattina dal numero uno della FIGC Gabriele Gravina in occasione del Comitato di Presidenza che si è tenuto nella Sala del Consiglio federale.

“Una serie di proposte iniziano ad avere forma e soprattutto contenuto”, ha sottolineato Gravina a margine di una riunione a cui ha preso parte anche il vice presidente vicario Cosimo Sibilia e in cui sono state analizzate le azioni intraprese in quattro macro aree: dimensione economica, sociale, valoriale e sportiva. Idee che sono state sviluppate e che hanno già portato diversi risultati concreti, a cominciare dalla dimensione economica, dove le licenze nazionali sono state approvate per la prima volta con sei mesi di anticipo rispetto al passato e dove sono state decise nuove importanti modifiche regolamentari, dall’introduzione nel Codice  dell’esclusione della società inadempiente al pagamento degli emolumenti per un periodo di due bimestri all’introduzione del divieto di tesseramento di calciatori per società inadempienti, fino alla riduzione del numero di rinunce (da 4 a 2) per determinare l’esclusione di una squadra dal campionato.

Passi in avanti significativi che hanno riguardato anche il ‘sociale’, con l’inaugurazione del programma educativo ‘Freed by Football’ e il lavoro portato avanti in sinergia con il Governo per la progettualità con le scuole, rimarcato dalla visita di ieri in FIGC del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. La dimensione valoriale ha visto la Federazione in prima linea nel contrastare la violenza nei confronti dei direttori di gara attraverso l’introduzione di un apposito articolo del Codice di Giustizia volto ad aumentare i minimi edittali di squalifica ed inibizione. Stessa linea dura intrapresa per la lotta al razzismo, dove sono state però anche reintrodotte le esimenti con l’obiettivo di riconoscere alle società e alla larga maggioranza di tifosi per bene la possibilità di dissociarsi dai comportamenti discriminatori. Impulso al calcio femminile e la riforma dei campionati sono stati invece i punti principali inerenti la dimensione sportiva: nel primo caso la FIGC si è mossa ampliando le strategie di comunicazione per supportare al meglio l’attività delle Nazionali e varando un programma di sostegno che prevede un incentivo alle società dilettantistiche che aprono una sezione di calcio femminile, mentre per quanto riguarda la riforme dei campionati è stato deciso che nella prossima stagione il numero delle squadre partecipanti ai campionati di Serie A, B e C può essere ridotto in maniera non inferiore rispettivamente a 18, 18 e 40 su richiesta delle Leghe interessate (salva approvazione del Consiglio federale). Una norma transitoria prevede inoltre che per la stagione 2019/2020 la Serie B sia articolata in un girone unico a 20 squadre, con la promozione dalla Lega Pro di una quinta società.

Grazie al coinvolgimento di tutte le componenti federali e di esperti esterni al mondo del calcio, in questi mesi il percorso di riforma è passato dai sei tavoli istituiti lo scorso novembre e riguardanti giustizia sportiva, impiantistica, governance, marketing, Club Italia e riforma dei campionati. La situazione critica che si è verificata la scorsa estate ha imposto una complessa rivisitazione del Codice di Giustizia, con la FIGC intenzionata a codificare i principi del processo sportivo per risolvere le controversie in tempi certi e celeri: da sottolineare la costituzione di una Sezione speciale del Tribunale Federale e della Corte Federale D’Appello per le controversie in materia di ammissione ed esclusione dalle competizioni, con i relativi procedimenti sottoposti ad un rito abbreviato da definirsi entro 30 giorni. Tra i temi affrontati anche la responsabilità oggettiva, con la volontà di tenere in massima considerazione le società che dimostrino di essersi dotate di un modello organizzativo idoneo ed efficiente.

Nel marketing la valorizzazione del brand passa sempre attraverso il coinvolgimento delle città che ospitano le gare della Nazionale (con apposite Fan Zone), la crescita del Calcio Femminile e del CTF di Coverciano, ma anche premiando con un finanziamento le migliori startup innovative costituite da ragazze e ragazzi.

Le criticità e il ritardo accumulato negli anni passati rendono necessaria la nascita di un ‘modello italiano’ relativo all’impiantistica: fondamentale in tal senso la creazione di un’area specifica all’interno della FIGC per supportare lo sviluppo dei progetti, censire le infrastrutture e sviluppare insieme alle istituzioni, a Istituto per il Credito Sportivo e Cassa Depositi e Prestiti programmi di miglioramento delle condizioni fisiche, finanziarie e gestionali dei progetti.

Partirà da subito il nuovo Club Italia, una struttura rafforzata e che vedrà la presenza dei grandi campioni del nostro Calcio, a cominciare dall’inserimento nel Board dei quattro Palloni D’oro italiani (Gianni Rivera, Paolo Rossi, Roberto Baggio e Fabio Cannavaro) e di un’eccellenza del Calcio femminile nonché delle ‘Leggende Azzurre’, ovvero di tutti quei giocatori non più in attività che hanno indossato per almeno una volta la maglia della Nazionale. Questa specifica sezione sarà suddivisa in tre aree che prevedono l’attività sportiva con match di esibizione in giro per il mondo, l’area educational per la promozione dei valori del Calcio in occasione di eventi organizzati dalla FIGC e di responsabilità sociale.