Attualità

Convegno a Coverciano: scienza e calcio fanno il punto sulla SLA

lunedì 28 settembre 2009

Convegno a Coverciano: scienza e calcio fanno il punto sulla SLA

Una sintesi sullo stato della ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e sulle iniziative volte a reperire risorse ad essa utili, nel segno della collaborazione tra mondo del calcio e universo scientifico. Questo lo spirito del convegno “SLA, realtà e speranze” organizzato dalla Fondazione Artemio Franchi con il patrocinio della FIGC, svoltosi quest’oggi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano alla presenza del presidente federale Giancarlo Abete, del vicepresidente Demetrio Albertini e del direttore generale Antonello Valentini. “L’obiettivo della FIGC – ha affermato Abete – è quello di riuscire a mettere a disposizione risorse e professionalità affinché si determinino le giuste condizioni per individuare delle soluzioni al problema SLA sotto un profilo di condivisione e collaborazione. La presenza nutrita di scienziati di fama e di tanti rappresentanti del mondo del calcio qui a Coverciano ne è la testimonianza. Il nostro impegno continua con determinazione. Abbiamo di recente confermato al prof. Zeppilli una ulteriore disponibilità di risorse per proseguire un progetto che ha fornito riscontri interessanti, ma siamo pronti a collaborare per arrivare a ottenere risultati significativi. Se ci prospettassero progetti importanti che non saremmo in grado di sostenere da soli, ci metteremo a disposizione per collaborare in uno spirito civico”.
All’assise moderata dal prof. Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico delle squadre nazionali FIGC, sono intervenuti numerosi protagonisti del mondo della ricerca neurologica: il prof. Mario Sabatelli, autore dell’importante scoperta sui meccanismi legati all’insorgenza della patologia, la mutazione genetica del recettore dell’acetilcolina, completata nel luglio scorso grazie allo stanziamento di 250mila euro da parte della Federcalcio; il prof. Adriano Chiò, autore del primo studio di epidemiologia genetica sulla SLA; il prof. Paolo Zeppilli, coordinatore della Commissione scientifica della FIGC, la prof.ssa Lucia Banci (Università di Firenze), ma anche personalità di spicco del calcio come il CT Marcello Lippi, l’attaccante della Sampdoria Giampaolo Pazzini, Renzo Ulivieri e Massimo Mauro, fondatore con Gianluca Vialli dell’omonima Fondazione finalizzata al reperimento di risorse per la ricerca in materia.
“E’ fondamentale che le risorse vengano indirizzate in maniera mirata su progetti ad alta valenza scientifica – ha richiamato il prof. Zeppilli – selezionati e valutati sotto l’egida di organismi scientifici indipendenti e autorevoli che garantiscano un effettiva qualità della ricerca”. “La speranza risiede in un doppio binario, scientifico e sociale – ha aggiunto il prof. Castellacci – Questa patologia investe in maniera seria non solo il paziente, ma anche i familiari, pressati certamente dal dolore e dall’esigenza di fornire assistenza continua con l’ausilio di apparecchiature costose e complesse per costi che oscillano tra i 60-70mila euro all’anno. Di qui nasce la necessità che le strutture sanitarie pubbliche possano garantire un apporto sociale più diffuso. Questa giornata vuole lanciare un messaggio sociale importante: il mondo del calcio prende un preciso impegno nei confronti della ricerca e sensibilizzazione su questo tema”.
L’obiettivo per il mondo del calcio, colpito in maniera sensibile da questa patologia come altre categorie professionali quali agricoltori e addetti alla lavorazione dei metalli, è dunque proseguire nell’azione intrapresa dove, a fronte di finanziamenti mirati, si è giunti a ottenere risultati di rilievo su un percorso di ricerca che rimane lungo e tortuoso:“La SLA ha una potenza d’urto devastante – ha chiosato il prof. Sabatelli – e, se vogliamo combatterla, dobbiamo opporle una forza di pari entità”.