Abete: “Verso la riforma dei campionati di Lega Pro entro il 30 novembre”
giovedì 4 ottobre 2012
Si è tenuto questa mattina a Firenze presso la sede della Lega Pro l'incontro tra il presidente della Figc Giancarlo Abete e i rappresentanti di Lega Serie B, Lega Pro, Aic, Aiac e Covisoc. Alla riunione, programmata nel corso dell'ultimo Consiglio federale del 28 settembre, hanno preso parte il direttore generale della Figc, Antonello Valentini, il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, il presidente ed il direttore generale della Lega Pro, Mario Macalli e Francesco Ghirelli, il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi e il segretario generale dell’Aiac Giuliano Ragonesi.
"E' stato un incontro positivo – ha dichiarato Abete - e con le varie componenti c'è la volontà di una definizione della riforma dei campionati di Lega Pro entro il 30 novembre 2012. Abbiamo centrato, in particolare, l'attenzione su due aree. In riferimento alla prima, e sulla base dell'impostazione che ha illustrato il presidente Macalli, siamo per una programmazione pluriennale (almeno triennale) dei club di Lega Pro per avere maggiori
garanzie anche a tutela dei tesserati ed evitare situazioni traumatiche nel corso della stagione agonistica. Intendiamo piani strategici con regole che consentono una programmazione e garanzie crescenti. Il secondo punto è quello di evitare che ci sia, nella fase di passaggio in Lega Pro dalle due categorie a quella unica, la mancanza di competitività. Lavoriamo affinché il format preveda sempre lo stesso 'appeal' e mantenga promozioni e retrocessioni".
A margine dell’incontro il presidente federale ha parlato anche delle perquisizioni avvenute ieri nella sede del Napoli ed in Federcalcio da parte di rappresentanti della Guardia di Finanza per l'acquisizione di documenti relativi alle procedure di acquisto e cessioni dei diritti sulle prestazioni dei calciatori.
''La visita della Guardia di finanza negli uffici del Napoli e della Figc è solo una normale acquisizione di documenti. E' stato anche intervistato il magistrato che si sta occupando dell'inchiesta – ha dichiarato Abete – ed è stato precisato che non ci sono indagati. Non sono stupito del clamore che questa visita ha avuto, lo sarei se non vivessi nel mondo del calcio, un mondo che ha una visibilità assoluta. Una qualsiasi persona che valuti serenamente le situazioni – ha concluso - vede il rapporto fra l'acquisizione di documenti, che è quanto avvenuto ieri, e l'effetto mediatico, e si rende conto che è un rapporto largamente scompensato".